Guardie zoofile pestate durante un controllo per quattro cani tenuti alla catena
Grave fatto di cronaca ieri in tarda mattinata a Camporovere di Roana, con protagonisti i proprietari di alcuni cani che venivano maltrattati e tenuti alla catena: due guardie zoofile sono state aggredite e pestate, riportando diversi traumi, curati poi in ospedale.
Tutto era iniziato qualche mesi fa, nell’ambito di una serie di controlli sui trattamenti riservati ai cani in Altopiano di Asiago, dove i volontari posti in difesa degli animali affermano essere purtroppo ancora diffusa l’abitudine di tenerli alla catena, nonostante dal 2014 vi sia una legge regionale che lo vieta. Dopo i primi due interventi, in tarda mattinata la squadra delle guardie zoofile Enpa – che in questi casi agiscono quali agenti di polizia giudiziaria – si è recata presso l’azienda agricola Vescovi, a poche decine di metri dalla chiesa di Camporovere. Qui alcuni mesi fa vi era già stata una ispezione, nel corso della quale erano stati trovati alla catena e privi di casette adeguate quattro cani di grossa taglia.
Ai proprietari in quella occasione era stato chiesto di provvedere alla costruzione di appositi recinti. “Ieri – spiega Renzo Rizzo, coordinatore delle guardie zoofile vicentine – siamo tornati sul posto per verificare che le indicazioni fossero state eseguite, cosa che abbiamo constatato non essere avvenuta. Quando la squadra si è avvicinata al luogo dove c’erano gli animali, è stata aggredita verbalmente dalla finestra dell’abitazione e quindi pochi minuti dopo minacciata da uno dei Vescovi in cortile con una pala. Abbiamo quindi deciso per precauzione di allontanarci a distanza di sicurezza”.
La rabbia di uno degli allevatori non si è però fermata e quando gli operatori Enpa, continuando ad interloquire, sono tornati sul suolo pubblico, una delle guardie – B.A. di Vicenza, una donna di 50 anni – che stava documentando con delle foto, è stata colpita e spinta a terra. Il collega, A.G., di 34 anni, sempre di Vicenza – ha a questo punto reagito spruzzando dello spray urticante in dotazione.
In soccorso del proprietario dei cani, rientrato in casa urlando, sono accorsi, sempre secondo quanto riportato dalla guardie Enpa – alcuni parenti, che hanno liberato i cani, aizzandoli contro le guardie mentre queste avevano raggiunto l’auto di servizio e si stavano per allontanare. Le bestie, come impazzite, sono corse lungo la strada e hanno attraversato la provinciale 349. “Mentre io e un collega abbiamo cercato di evitare che gli animali fossero investiti – spiega ancora Rizzi – in quattro, tre uomini e una donna, si sono avvicinati al collega rimasto indietro, prendendolo a pugni e calci e sottraendogli il telefono, pestandolo con i piedi e lanciandolo poi lontano. Un atteggiamento intimidatorio non tollerabile. Hanno picchiato una persona svenuta a terra, un’azione vendicativa da delinquenti”.
La guardia colpita è rimasta svenuta per 20 minuti, mentre sul posto venivano fatti intervenire i carabinieri. I due feriti sono stati portati in ospedale per le cure del caso: il 34enne è rimasto ricoverato sotto controllo anche nel corso della notte e al momento gli son stai riscontrati traumi guaribili in 20 giorni, mentre invece la collega ha ricevuto una prognosi di 10 giorni ma nella giornata di domenica è dovuta tornare in pronto soccorso per ulteriori cure. Anche due aggressori si sono rivolti al pronto soccorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali di Roana e i carabinieri della stazione di Canove che hanno riportato la calma e raccolto le testimonianze degli aggrediti e di testimoni.
“Circa tre cani su quattro vengono tenuti alla catena sull’Altopiano di Asiago e in inverno, con le temperature ben sotto zero – spiega Rizzi – molti cani vengono tenuti in luoghi malsani, con l’acqua ghiacciata e bagnati a causa della neve. Chiederemo aiuto anche ai sindaci. Intanto abbiamo raccolto tutte le informazioni del caso e ci apprestiamo a presentare denuncia”.