“Sforato” il metro di neve in quota sulle Prealpi vicentine. Imbiancati tutti i monti
A certificare le misure del maltempo recente sono le stazioni di rilevazioni meteo di Arpav Veneto, che come di consueto hanno raccolto i dati più significativi sulla neve caduta in seguito alle precipitazioni che hanno interessato il Veneto e il Vicentino tra il pomeriggio di lunedì e la prima serata di ieri.
Sulle Prealpi di confine con il Trentino si è raggiunto quasi un metro di coltre bianca dopo le “fioccate” prolungate, in quota sopra i 1.500 metri, con l’area rifugio Forte Campomolon a raggiungere i 101 cm prima di assestarsi poco sotto il metro a fine nevicata – il dato è di ieri sera -, sulle alture tra Arsiero e Tonezza del Cimone (a 1850 metri di altitudine).
Misurazioni analoghe sono state attinte sulle Piccole Dolomiti, dove in media è caduto circa mezzo metro di neve in poche ore, in località Campogrosso a Recoaro con picco registrato a 46 cm. Sul Monte Lisser, a quota 1.427 in questo caso in territorio di Enego sull’Altopiano di Asiago, si trova un’altra stazione utile per le rilevazioni che ieri ha segnato valori tra i 40 e i 47 centimetri posati. Poco sotto sotto i 40, invece, la quantità di neve ammassata nel pomeriggio di martedì sul Monte Grappa, con un incremento di circa 25 cm rispetto a prima del fine settimana.
Tra le 17 centraline ad oggi installate in Veneto dall’agenzia regionale manca all’appello per il Vicentino solo quella operativa a Malga Larici sotto l’omonima Cima, nel territorio di Asiago, con misurazioni recenti che oscillano tra i 55 e i 63 cm. Nei prossimi giorni il meteo prevede tempo a prevalenza sereno con nuvolosità sparsa, ampie schiarite e temperature in sensibile aumento almeno fino a sabato, in attesa di nuovi aggiornamenti.