Strada del Costo, l’ira di Rigoni Stern: ‘Via autovelox e limite a 90, la sicurezza non con le multe’
“La beffa è quella di raccontare che si vuole abbassare il limite di velocità sul Costo per questioni di sicurezza, quando è evidente che lo scopo é fare cassa sulle spalle della gente dell’altopiano che si alza all’alba per scendere in pianura per esigenze di lavoro. C’è qualcuno che ha preso 12 multe: ripeto 12 multe. Di cosa stiamo parlando”?
E’ un fiume in piena il Sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern che messo da parte lo standing e la diplomazia usuali, prende nuovamente posizione sulla querelle legata ai limiti di velocità sulla famigerata strada del Costo e vuole raccontare la sua versione dei fatti, stanco di essere passato per chi non tiene conto della sicurezza degli automobilisti e annuncia un incontro urgente col Prefetto già i primi giorni della prossima settimana convocato assieme alla Sindaca di Roana, Elisabetta Magnabosco: “Partiamo col dire che la Provinciale del Costo è di per sè una strada molto più sicura di tante altre, progettata dall’ingegnere asiaghese Cristiano Lobbia, per essere percorsa in modo scorrevole e con limiti di velocità minimo di 90km orari. Se mi chiedete se c’è chi la usa in modo spregiudicato, non ho dubbi a dirvi di sì, ma non sono certo i pendolari che scendono od i nostri turisti. I mezzi elettronici installati tra i tornanti, è comprovato, non sono un deterrente, semmai hanno avuto solo lo scopo di vessare il cittadino con multe i cui introiti non sono giunti alle casse dei nostri Comuni. Il Sindaco di Cogollo del Cengio pretende di comandare su una strada non sua, ma della Provincia di Vicenza imponendo sistemi elettronici che irrogano solo sanzioni senza alcun tipo di deterrente per i motociclisti che usano questa arteria per le loro scorribande: sarebbe questa la sua idea di sicurezza? Personalmente ringrazio il Presidente della Provincia Andrea Nardin per l’atto di coraggio compiuto sospendendo il funzionamento degli autovelox: io ne chiederò la completa rimozione e il ripristino del limite ai 90 km all’ora, condizioni che restituiranno la corretta fluidità veicolare all’importante arteria di collegamento verso l’Altopiano, una strada strategica per i nostri cittadini già penalizzati da una dislocazione periferica rispetto a luoghi di lavoro che spesso si trovano in pianura”.
Considerazioni molto dure che non si esimono dal spiegare, altresì, come si dovrebbe quindi garantire l’incolumità di un tratto viario noto per scorribande che sovente hanno scoraggiato anche l’uso della strada stessa da parte di alcuni utenti: “L’unica cosa saggia che si può fare e che proporrò – prosegue l’avvocato – è creare un sistema interforze di Polizia che pattugli costantemente il Costo durante i mesi “caldi” della frequenza motociclistica. Le misure efficaci sono quelle preventive, non repressive: per questa ragione, non accetto lezioni di sicurezza stradale dal Sindaco di Cogollo il quale organizza di continuo eventi motoristici proprio sul Costo permettendo di trasformare questa strada in una pista di rally! Suona davvero surreale ed è davvero triste che diffusamente il Costo sia conosciuto come una pista, ció lo dobbiamo a scelte come la sua che io ho sempre osteggiato sin dal mio insediamento”.
Accuse mirate dunque al collega primo cittadino che avrebbe anche parlato di “danno erariale” qualora il sistema di controllo venisse smantellato: “Ma quale danno – ribatte ancora Rigoni Stern – gli autovelox si possono benissimo riutilizzare in altre strade provinciali molto più bisognose di sicurezza di questa. Sono io che compirò un accesso gli atti per verificare a quanto ammontano gli introiti che il Comune di Cogollo e la Provincia hanno conseguito dalle multe dei nostri cittadini: almeno così sarà più chiaro a tutti cosa si nasconde dietro tanta improvvisa voglia di sicurezza”.