Al via i lavori di allargamento della strada della Vena: da domani ultimo tratto per sei mesi

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Un tratto della strada oggetto dell'intervento di ampliamento (archivio)

Partono domani (martedì 21 novembre) i lavori di allargamento dell’ultimo tratto della strada provinciale 136 della Vena, nei comuni di Tonezza del Cimone, Lastebasse e Arsiero.

Contemporaneamente, e proprio per permettere l’intervento, la strada verrà chiusa al traffico per circa 6 mesi (prolungabili in caso di maltempo). In alternativa, i veicoli potranno raggiungere il territorio di Trento dalla SP 64 Fiorentini, che verrà riaperta al traffico in questa occasione dalla località chiosco Alpino alla località Chiesetta Restele all’intersezione con la SP 92 Francolini.

“Un intervento molto atteso – precisa il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin -. La strada provinciale della Vena è un collegamento strategico tra la montagna vicentina e l’altopiano trentino di Folgaria. L’alternativa perfetta alla strada dei Fiorentini, perché più esposta al sole e quindi più facilmente percorribile in particolare durante il periodo invernale”.

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La strada provinciale della Vena è alternativa alla SP64 Fiorentini nel tratto compreso tra il Chiosco Alpino, a nord del centro abitato di Tonezza del Cimone, e l’innesto con la SP92 Francolini. In inverno, in particolare, il transito lungo la strada dei Fiorentini può essere interdetto a causa del pericolo di slavine. Al contrario, l’esposizione a sud del 90 per cento del tracciato della strada della Vena ne garantisce la percorribilità.

Per questi motivi la Provincia di Vicenza, proprietaria dell’arteria, è da anni impegnata nella sua messa in sicurezza attraverso la società di gestione delle strade provinciali Vi.Abilità. Il primo tratto, della lunghezza di 3,8 chilometri, è già stato oggetto di intervento. Ora si procede all’ultimazione, sul tratto finale lungo 600 metri con il raccordo alla SP92 Francolini e la reimmissione sulla strada dei Fiorentini in località Restele Melegnon.

L’intervento vale 1,7 milioni di euro provenienti dai Fondi di Confine.
I lavori di allargamento si sviluppano in continuità con quelli già eseguiti, con l’obiettivo di portare la larghezza del piano viabile alla misura di 6,5 metri tra cigli bitumati. L’allargamento della strada viene fatto verso monte, con scavo di sbancamento, lasciando inalterata la posizione del ciglio stradale lato valle che verrà contemporaneamente consolidato.
Il progetto prevede anche opere di completamento relative alla sicurezza, in particolare opere fermaneve, barriere stradali, muro di controripa in corrispondenza del terzo tornante, aiuola spartitraffico all’innesto della strada della Vena.

L’intervento è seguito dall’ingegnere Stefano Mottin di Vi.Abilità in qualità di Responsabile unico del procedimento (Rup). Il progetto è del raggruppamento L. & S. Engineering, Società di Ingegneria con il geologo Giorgio Giacchetti. I lavori vengono eseguiti dal raggruppamento S.I.G., Piccole Dolomiti e Brazzale.