Ava, Marigo: “Noi all’angolo nell’Alto Vicentino? Solo per quel che riguarda il tema dei rifiuti”

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“Chiedere a Orsi e Maculan di dimettersi? Non lo farò perchè quelle dell’opposizione sono richieste discutibili e pretestuose. Il centro sinistra per ogni questione ha una narrazione dei fatti che, per fini politici, stravolge la realtà dei fatti”. Parola di Cristina Marigo, sindaca di Schio, a qualche giorno dalla sentenza della Corte dei Conti che ha assolto gli ex vertici di Alto Vicentino Ambiente dall’accusa di danno erariale, condannando al contempo il Comune di Schio (che nella figura dell’ex sindaco Orsi aveva presentato un esposto in merito) e gli altri Comuni soci al pagamento di 30 mila euro di spese legali a due ex presidenti, un direttore e due membri del consiglio di amministrazione.

Sindaca, perchè dice che la faccenda è raccontata in modo distorto?
“Perchè il Comune di Schio ha presentato un esposto, non una denuncia contro qualcuno. E l’esposto era semplicmente una richiesta alla magistratura contabile, ossia a un ente esterno, affinchè potesse verificare la modalità con cui veniva costruita la tariffa di accesso all’impianto per i non soci, che era stata fissata a 109 euro con autoderminazione autonoma di Ava invece che rivolgersi alla Regione. Abbiamo chiesto la verifica a un ente superiore anche perchè quella tariffa non teneva conto di costi e compensazioni, come quelle relative ad un fondo di accantonamento in vista della dismissione dell’impianto”.

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Però la sentenza della Corte dei Conti ha messo in chiaro che eravate in torno e non c’era alcun danno erariale. E ha detto anche che Schio in quando socio, e socio di maggioranza peraltro, aveva tutti gli strumenti per effettuare le verifiche del caso senza ricorrere alla magistratura contabile.
“La richiesta di un controllo serviva e ricordo che in assemblea dei soci noi in più di una occasione ci siamo dissociati dalle decisioni prese, anche facendo presente che questa cosa della tariffa al cancello andava sistemata. Dall’anno prossimo avremo una tariffa che da 109 euro a tonnellata passa a 137. E’ un passo avanti. E poi c’è anche un’altra cosa”.

Che cosa?
“Dobbiamo sottolineare che la Corte dei Conti non ha disposto una perizia per verificare come veniva costruita la tariffa. La sentenza afferma semplicemente che siccome Ava genera buoni dividendi per gli enti soci, il problema non si pone. Tutto quello che abbiamo fatto è stato nel rispetto delle norme. E la Procura della Corte dei Conti e quindi la guardia di finanza si sono mosse in modo autonomo”.

Resta il fatto non si può non notare come il Comune di Schio con le sue scelte si sia messo all’angolo, politicamente, rispetto dagli altri Comuni dell’Alto Vicentino.
“Il tema di Ava riguarda la gestione e la raccolta dei rifiuti e noi abbiamo espresso e votato la nostra contrarietà al piano di ampliamento del termovalorizzatore e alla fusione tout court con Soraris. Questo però è solo uno dei tanti ambiti di collaborazione fra Comuni e sugli altri si lavora insieme molto bene. Penso all’Unione Montana, all’Ambito Territoriale Sociale, all’Ulss 7. Con gli altri sindaci si ragiona e su molti ambiti Schio si mette a disposizione degli altri Comuni del territorio, come ad esempio Casa Bakhita per le persone in situazione di marginalità, i centri estivi per minori, il canile e il Paesc, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. Siamo consapevoli che la questione Ava crea frizioni perchè noi abbiamo idee diverse, ma in tutta onestà non me la sentirei di agire diversamente”.