Bomba day n°5, fissata la data a domenica 11 maggio. Terza evacuazione in due mesi

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La quinta "gemella", ricordo ingombrante dei rilasci dell'aviazione americana sul ponte del Guà

Un bomba day al mese, da febbraio a questa parte, e senza garanzie che la “tradizione” si consolidi nel futuro. Montebello Vicentino si appresta a vivere un’altra domenica di disagi a causa del ritrovamento di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Dopo i “B-day” del 24 aprile 2022, 15 dicembre 2024, 9 marzo e 13 aprile scorsi, domenica 11 maggio sarà nuovamente necessario evacuare una parte della popolazione residente per consentire le operazioni di disinnesco. Per la precisione, sono 96 cittadini, appartenenti a una trentina di nuclei familiari.

La decisione definitiva sulla data è stata presa ieri mattina nel corso dell’ormai “periodico” incontro di preparazione in Prefettura a Vicenza, coordinato dal “padrone di casa” Filippo Romano e con la partecipazione del sindaco montebellano Dino Magnabosco.

Il titolare della fascia tricolore locale ha espresso il suo disappunto per la situazione: “In questi giorni abbiamo interloquito con i Ministeri competenti, ma sembra che, per motivi di sicurezza, non sia possibile rivedere le procedure di bonifica bellica, che attualmente prevedono il disinnesco puntuale degli ordigni ritrovati, con i conseguenti blocchi ai cantiere e disagi per i residenti e i trasporti. Purtroppo, non possiamo escludere che in un prossimo futuro dovremo vivere situazioni come queste, visto che nella zona del ponte ferroviario sul Guà furono sganciate 350 bombe e si stima che almeno il 10% di esse non sia esploso”.

Il primo cittadino ha inoltre sottolineato il peso di questa situazione non solo per i residenti, costretti a vivere una realtà stressante, ma anche per gli uffici comunali, impegnati a gestire una continua emergenza a discapito della normale amministrazione e dei progetti in programma. Come nei precedenti casi, la bomba d’aviazione statunitense da 500 libbre è stata scoperta durante i lavori di scavo per la nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità. Il ritrovamento è avvenuto lo scorso 14 aprile 2025, beffardamente proprio all’indomani della domenica di lavoro per gli artificieri della Folgore e di “esilio” per un centinaio di abitanti della zona. Luogo della “sorpresa relativa” ancora una volta è l’area sulla destra orografica del torrente Guà dove era emerso l’ordigno disinnescato il 9 marzo.

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Domenica 11 maggio, a partire dalle 7 del mattino, si attiverà il Centro Coordinamento dei Soccorsi presso la sala del Consiglio comunale. Tra le 7.30 e le 8.30, i residenti che vivono all’interno della zona di sicurezza, con un raggio di 468 metri dal punto di custodia della bomba ora recintata, dovranno lasciare le abitazioni. Le operazioni di sicurezza comportano anche la chiusura della linea ferroviaria alle 8.30 e, alle 8.45, il blocco del tratto autostradale della A4 tra i caselli di Montecchio Maggiore e Montebello. In caso di lunghe code in uscita, le uscite obbligatorie potrebbero essere spostate a Soave/San Bonifacio e Vicenza Ovest. L’area di sicurezza, infatti, include anche tratti delle infrastrutture viarie e ferroviarie.

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Per i cittadini che non intendono allontanarsi da Montebello in attesa della conclusione delle operazioni di disinnesco, che saranno come sempre eseguite dai guastatori paracadutisti di Legnago dell’Ottavo Reggimento della Folgore, saranno allestiti spazi dedicati presso l’area Pro Loco e la biblioteca civica.

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