Bpvi, la “buonauscita” di Iorio ultimo “regalo” della gestione di Zonin & C.
Su richiesta della Consob la Banca Popolare di Vicenza ha diffuso una nota in cui spiega i dettagli della risoluzione del contratto con l’ex amministratore delegato Francesco Iorio e sulla nomina al suo posto di Fabrizio Viola.
Questo il testo del comunicato.
“In data 6/12/2016, il Consiglio di Amministrazione di Bpvi ha preso atto delle dimissioni da Consigliere Delegato e approvato le condizioni della risoluzione del rapporto di lavoro del dott. Francesco Iorio, il quale ha guidato la banca nella difficile prima fase di rilancio, che ha visto l’assunzione del suo controllo da parte del Fondo Atlante.
Su richiesta della Consob si precisa che il consenso del dott. Iorio alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro ed alla rinuncia alla carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale è stato motivato dalla volontà di agevolare il disegno dell’azionista di controllo di procedere all’aggregazione di Bpvi con Veneto Banca, pur essa come è noto controllata dal Fondo Atlante, sotto la guida di un unico manager, che è stato individuato nel dott. Fabrizio Viola. Il CdA di Bpvi ha espresso al dott. Iorio la propria gratitudine per l’opera prestata, e per il senso di responsabilità dimostrato nella circostanza.
Le condizioni economiche della risoluzione del rapporto di lavoro e di amministrazione del dott. Iorio con Bpvi erano state predeterminate negli accordi contrattuali da lui stipulati con il precedente organo di gestione della banca nel luglio 2015. Tali accordi prevedevano, in caso di risoluzione senza giusta causa del rapporto di lavoro e di amministrazione del dott. Iorio da parte della banca, come pure in caso di dimissioni per giusta causa del dott. Iorio (fattispecie nella quale erano espressamente ricompresi i casi della riduzione delle sue deleghe ovvero del suo affiancamento da parte di altro amministratore delegato), un indennizzo di euro 1,5 milioni lordi in aggiunta al costo del preavviso di 12 mesi.
Questi accordi originari sono stati rinegoziati nel luglio 2016, successivamente all’acquisizione da parte del Fondo Atlante del controllo della Bpvi, con la riduzione da 1,5 a 1 milione di euro lordi del predetto indennizzo aggiuntivo rispetto al preavviso, il suo collegamento ad un impegno di non concorrenza del dott. Iorio, e la previsione di un suo progressivo decremento, sino al suo totale azzeramento nell’arco di due anni.
L’accordo di risoluzione del rapporto di lavoro e di amministrazione del dott. Iorio approvato dal CdA nella seduta del 6 dicembre 2016 prevede il riconoscimento a favore del dott. Iorio del solo costo aziendale del preavviso di 12 mesi previsto dai predetti accordi contrattuali, ossia il costo aziendale della sua remunerazione annua fissa di euro 1,5 milioni lordi. Il dott. Iorio ha infatti rinunciato all’indennità suppletiva, già ridotta a euro 1 milione nell’accordo del luglio 2016, in caso di suo licenziamento senza giusta causa o di sue dimissioni per giusta causa, a fronte del suo impegno di non concorrenza, cui la banca ha correlativamente rinunciato.
Il pagamento del suddetto importo al dott. Iorio è stato effettuato per il 50% alla firma dell’accordo, e per l’ulteriore 50% verrà effettuato entro il 29 gennaio 2017.
L’accordo di risoluzione del rapporto di lavoro e di amministrazione del dott. Iorio, migliorativo per la banca rispetto alle pattuizioni contrattuali di partenza citate, è stato negoziato dal presidente del CdA dott. Mion e dal Vicepresidente dott. Bragantini, ed è stato ratificato dal CdA in data 6 dicembre 2016, sentito il Comitato Remunerazioni. Di questo accordo è stata già informata la Vigilanza della Bce.
Il dott. Viola è stato cooptato nel CdA di Bbvi, e nominato amministratore delegato, in occasione della predetta seduta del CdA del 6 dicembre 2016. Il trattamento economico del dott. Viola è stato approvato dal CdA tenutosi oggi, con il parere favorevole del Comitato Remunerazioni. Il dott. Viola ha dato la propria disponibilità a ricoprire l’incarico di amministratore delegato – senza cioè un parallelo rapporto di lavoro subordinato dirigenziale – a fronte di un emolumento fisso di Euro 700 mila annuali lordi, oltre ad un emolumento variabile vincolato al raggiungimento di obbiettivi da definirsi e subordinato alle condizioni patrimoniali e reddituali di sostenibilità da parte della banca, nonché soggetto a tutte le altre prescrizioni normative vigenti in materia di remunerazione variabile dei material risk takers. Per completezza di informazione, nell’ottica del citato disegno di aggregazione tra Bpvi e Veneto Banca, si fa presente che il suddetto trattamento economico si cumulerà con quello che potrà essere riconosciuto al dott. Viola da Veneto Banca.