Carpooling, è rottura totale. I genitori “Presi in giro, teniamo a casa i bambini”
L’aria così densa di tensione che un coltello avrebbe faticato a tagliarla. Si presentava così lunedì sera la piazzetta antistante il Teatro Arcobaleno di Torrebelvicino dove una cinquantina di genitori si sono radunati per protestare contro il taglio del trasporto scolastico deciso dal Sindaco Emanuele Boscoscuro. Drastiche le posizioni dei genitori, che hanno deciso di non mandare a scuola i loro figli in segno di protesta.
Ad una settimana dall’inizio ufficiale delle lezioni scolastiche il trasporto scolastico a Torrebelvicino è ancora una grossa incognita. Quel che è sicuro è che i pulmini sono stati aboliti dal Comune per esigenze di bilancio, perciò i genitori dovranno arrangiarsi a portare i figli a scuola. Ma ci sono ancora situazioni che interessano diversi ragazzi definite “casi critici”, ossia problemi di trasporto all’andata o al ritorno, poiché abitano in contrada e i genitori lavorano. “Agenda 21, la ditta che si sta occupando di organizzare gli equipaggi – hanno detto i genitori – ci ha chiamati affermando che il Comune ha acquistato un pulmino da nove posti per sopperire a questo problema”. Ma l’Assessore al Bilancio Emilio Scapin, presente al sit-in, è intervenuto smentendo tutto. “Non abbiamo comprato né noleggiato nulla, stiamo valutando ancora. Se ci sarà bisogno verrò io stesso in macchina a prendere i bambini” ha poi aggiunto. Affermazione che ha letteralmente sbalordito tutti i presenti, segno evidente che qualcosa nell’organizzazione del servizio non sta funzionando.
Scapin è stato bersagliato di domande da parte dei genitori, arrabbiati e frustrati per la mancanza di trasparenza che il Comune avrebbe dimostrato in questi mesi. “Come è possibile che venga deciso dal giorno alla notte un taglio simile – hanno chiesto i genitori – quando ci era stato assicurato che per quest’anno ci sarebbe stato? E come può il Sindaco dirci che non è colpa sua se abitiamo in contrada e siamo distanti da scuola?”. Scapin ha affermato che ci sono stati dei problemi di comunicazione tra Comune e cittadini, e a titolo personale si è scusato di questi fraintendimenti.
La cosa che stupisce di più i genitori però è la mancanza di tatto degli Amministratori. “Ci è stato detto anche che se non ci va bene possiamo portare via i nostri figli da Torre – hanno proseguito – e che usiamo il pulmino per pura comodità e non necessità. Come è possibile che i nostri rappresentanti comunali ci trattino così?”.
Per fronteggiare questa situazione i genitori hanno quindi deciso misure estreme. Uno sciopero delle lezioni dei loro figli il primo sabato di scuola, organizzando una distribuzione di volantini informativi sulla protesta nello stesso giorno, con l’obiettivo di attirare l’attenzione a livello regionale e nazionale. “Quello che sta succedendo qui è eclatante – ha concluso Alessandro Saponaro, uno degli organizzatori del sit-in – vogliamo che tutti sappiano in che modo vergognoso ci stanno trattando”.
Nel mentre è arrivata la risposta del gruppo di maggioranza sulla questione. “A seguito delle rilevazioni effettuate – ha detto l’Assessore all’Istruzione Michela Ceola – risulta fattibile il trasporto con carpooling ed in autonomia fino a scuola, a meno di soli due casi, mentre per il ritorno, viste le difficoltà, verrà istituito un servizio di ‘soccorso al trasporto scolastico’ per chi non ha altre possibilità, secondo modalità specifiche e non disponibili per tutti.” L’Amministrazione Comunale di Torre quindi ribatte le critiche ricevute, aggiungendo che “non abbiamo mai avuto intenzione di abbandonare i genitori, ma per i casi sociali ci siamo dati da fare fin da subito per risolverli. Da ricordare anche che nessuno ha mai rilevato che il pulmino per le scuole materne è ancora presente come prima”.