Costo, una task force contro le corse folli in moto
L’ultima batosta c’era stata solo quindici giorni fa, nell’ultimo weekend di settembre, quando la Polstrada ha elevato in un sono weekend ben quaranta contravvenzioni al Codice della Strada a carico di altrettanti motociclisti. Ad un ragazzo di Vicenza, addirittura, sono stati tolti 78 punti della patente (un record) perché invece di fermarsi all’alt della pattuglia, aveva impennato ed era fuggito, in una folle corsa verso la pianura che non aveva però impedito agli agenti di prendere nota del numero di targa della moto e di elevare tutte le contravvenzioni e i sequestri del caso.
Per affrontare il tema della sicurezza della provinciale del Costo, meta di moltissimi motociclisti che qui si danno appuntamento e pure si sfidano, nei giorni scorsi si è svolto un incontro in Municipio a Cogollo del Cengio (era il secondo, il primo un mese fa) che ha riunito attorno a un tavolo, oltre al sindaco Gildo Capovilla (che l’incontro lo ha voluto) anche la Polizia Stradale di Vicenza, i Carabinieri di Schio, la Polizia Locale e i responsabili di Vi.Abilità.
Forze dell’ordine e istituzioni non mollano l’osso, insomma, rispetto alla necessità di rendere più sicura questa strada, particolarmente amata dai centauri e che tante vittime ha mietuto negli ultimi anni.
“Due venerdì fa – spiega Capovilla – le forze dell’ordine sono intervenute per evitare che ci svolgesse una gara fra motociclisti. Moltissime persone che frequentano il Costo per raggiungere l’Altopiano sono letteralmente terrorizzate quando devono percorrere questa strada piena di motociclisti scatenati: questo non è ammissibile. La mia amministrazione è molto sensibile a questo disagio e al pericolo che questa strada riveste per gli automobilisti e per i motociclisti stessi. Stiamo mettendo in atto tutto quanto è nelle nostre possibilità per trovare una soluzione al problema”.
Sul che cosa fare, il tavolo di lavoro, ancora in fase interlocutoria, inizia ad avere le idee chiare: “Anzitutto occorre rimettere in funzione le due colonnine di rilevazione della velocità – sottolinea il sindaco di Cogollo – poi stiamo ragionando sull’opportunità di avere sulla strada pattuglie in borghese, oltre ovviamente a una presenza ancora maggiore delle forze dell’ordine nei momenti di maggior transito di veicoli”.