Elezioni Capo dello Stato, Cunial rifiuta il tampone. “Se non mi fanno votare querelo tutti”
“Sono sana e chiedo di poter votare il presidente come è mio diritto costituzionale fare, non vedo perché non possa votare come i malati di covid sia vaccinati che non”. Ad affermarlo è Sara Cunial, deputata bassanese del Gruppo Misto, oggi presente all’esterno della Camera per votare il Presidente della Repubblica.
La parlamentare, nota per le sue posizione estremiste no vax, si è rifiutata di sottoporsi al tampone per entrare in Aula e votare, e pretendeva di votare al drive-through dove potevano farlo i grandi elettori positivi: non le è stato permesso di farlo, e lei ha parlato di una “norma contra personam”.
“Non far votare un cittadino prima ed un parlamentare poi perché sano è un affronto alla democrazia, alla legge e alle istituzioni – ha detto –. Possono votare i malati, possono votare i positivi, possono votare i vaccinati, purché piegati al regime e alle sue insensate regole. A questo serve il green pass, a certificare chi, in un modo o nell’altro, si prostra. Non ci sono altre motivazioni. In caso contrario mi sarebbe permesso il voto dall’auto come a tutti gli altri esclusi dall’Aula”.
Così, alle 16 si è presentata negli spazi preposti all’esterno di Montecitorio “per fare il mio dovere di parlamentare eletto democraticamente dal popolo italiano” e ha annunciato (ancora una volta) l’intenzione di querelare “ogni persona ed istituzione che mi impedirà di esercitare il diritto costituzionale di votare il presidente, che si tratti del commesso alla porta o del presidente Fico. Sono anche pronta – ha concluso – a chiedere l’annullamento delle elezioni del presidente della Repubblica se mi verrà fatta saltare anche solo una chiama”.