“Forza Mirko!”: il calcio vicentino a fianco di Pellizzer, che lotta per la vita – GALLERY
Tutti stretti attorno a Mirko Pellizzer e alla sua famiglia: grande risposta dai campi del calcio dilettantistico vicentino all’appello per far sentire la solidarietà al calciatore 25enne di Gazzo Padovano del Telemar San Paolo Ariston di Vicenza, che da oltre una settimana lotta fra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Bortolo di Vicenza dopo essere stato colpito da un angioma alla testa durante l’allenamento, lo scorso 24 gennaio, nel campo sportivo di via Gagliardotti.
Tante infatti le squadre che il primo febbraio sono scese in campo con i giocatori che portavano con commozione sulla guancia una V verde, in segno di speranza.
“Sono giorni di dolore e di speranza. Mirko lotta, combatte, non molla. Vuole andare avanti. Attorno a lui, la sua famiglia è forte, dignitosa, coraggiosa. Non lo lasciano mai solo. Queste persone ci stanno dimostrando una grande lezione di vita. Attorno a lui c’è tanta, tanta gente. Persone che in ogni istante della giornata affollano la rianimazione dell’ospedale di Vicenza. Dalla mattina a notte fonda” aveva scritto la società nei giorni scorsi sul profilo Facebook.
Così domenica la squadra, “provata ma convinta e orgogliosa”, è scesa in campo con Mirko e per Mirko. “Perché la lotta continua. Perché la strada è lunga. Perché il percorso dovrà essere fatto assieme a Mirko. Perché non si deve mollare. Mai. Mirko ci crede”.
L’idea di scendere in campo con la V verde speranza sul viso era stata lanciata dalla Junior Monticello – che milita in Seconda Categoria come pure la Telemar San Paolo Ariston – attraverso il suo presidente Marco Fioravanzo, che l’aveva rilanciata a tutte le squadre vicentine. Un appello raccolto anche da la L.R. Vicenza Virtus, che sul suo sito ha scritto: “La società LR Vicenza con i propri giocatori è vicina a Mirko e alla sua famiglia e si unirà dunque alle altre realtà del territorio, scendendo in campo domani nel corso del riscaldamento pre partita contro il Gubbio con il segno verde, per testimoniare così ancor di più la propria vicinanza”.