Fracasso e Moretti (Pd): “Chiarezza sull’ospedale di Santorso, servono fatti”
“Non si può ‘declassificare’ tutto a scherzo di Carnevale e far finta di niente. Le preoccupazioni sul futuro dell’ospedale di Santorso e, più in generale, sui servizi sanitari dell’Alto Vicentino restano. La Regione deve fare chiarezza immediatamente”.
A chiederlo sono il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Veneto Stefano Fracasso e la consigliera regionale Alessandra Moretti, annunciando che sul tema presenteranno anche un’interrogazione. “Capiamo l’irritazione del consigliere della Lega Finozzi per la bufala sulla prossima chiusura della struttura – proseguono gli esponenti democratici – però non possiamo sottovalutare i timori dei sindaci del territorio, che hanno lanciato l’allarme sulla situazione dopo la riorganizzazione dei servizi a seguito della fusione delle (ex) Ulss 3 e 4 per dar vita alla Ulss Pedemontana. C’è preoccupazione per il fatto che il nosocomio possa trasformarsi in una struttura dove vengono trasferiti i pazienti dopo aver ricevuto altrove le prestazioni sanitarie. A questo si aggiunge il fatto che, come denunciato da alcuni amministratori locali, nel corso dell’anno dieci direttori di Unità operativa complessa lasceranno l’ospedale per far posto ai primari di Bassano”.
“Non bastano le rassicurazioni della maggioranza – concludono Fracasso e Moretti – sul fatto che il Santorso rappresenta una ‘straordinaria realtà destinata ad operare in sinergia e simbiosi con il San Bassiano’, né le passerelle di Zaia: servono i fatti”.