Il fiume Astico “ingrossato” visto dall’alto nel tratto di pianura. Video dal drone
Secondo chi vive nelle vicinanze, mai in questi anni recenti il fiume Astico aveva raggiunto un’ampiezza simile da sponda a sponda, come nello scorso week end. Almeno per la decina di chilometri compresi nel tratto pianeggiante tra Sarcedo, Montecchio Precalcino e Sandrigo, dove non si sono registrate criticità particolari grazie al letto “spazioso” ricavato nei secoli in aree di prevalente campagna.
La pioggia incessante che non lascia tregua al Vicentino da venerdì scorso e lo scioglimento della neve caduta nei giorni precedenti in quota ha ingrossato la portata d’acqua di tutti i corsi d’acqua della zona, fiume Astico compreso. Creando inoltre qualche situazione di una certa apprensione tra Arsiero e Caltrano, ma senza uscire dai propri confini.
In queste immagini riprese dall’alto dall’esperto videomaker “volante” Alberto Traforetti, attraverso il suo drone, ecco uno spaccato della portata d’acqua impetuosa dell’Astico, che si riversa a valle dopo aver oltrepassato i monti di confine tra Veneto e Trentino incanalato nella Valdastico. Zona pedemontana del nord della provincia vicentina a cui storicamente il fiume, che oscilla tra momenti di piena e di secca nel corso dell’anno, ha regalato il nome.
Grazie alle immagini e al montaggio dell’appassionato di Montecchio Precalcino si possono ammirare da una postazione privilegiata insieme la bellezza e anche l’impetuosità dell’elemento naturale che attraversa “mezza” provincia per un percorso di circa 50 chilometri, prima di confluire nel Tesina. La registrazione è stata effettuata nel corso del “ponte” dell’Immacolata, come si nota dalle nubi scure cariche ancora di pioggia che imperversano nel cielo sopra il corso d’acqua.