Il medico di base va in pensione: il Comune offre auto e alloggio per trovare un sostituto
Il Comune di Recoaro Terme tenta di correre ai ripari in vista della situazione di carenza di medici di base che si concretizzerà da gennaio, quando andrà in pensione il dottor Giovanni Cucciarrè, componente della medicina di gruppo recoarese, progetto che peraltro potrebbe saltare se non si trovasse un professionista disposto a sostituirlo.
Che la carenza dei medici di base e del personale medico in generale sia una “male” purtroppo diffuso, è un dato di fatto, per un Comune d’altura il rischio di lasciare i cittadini senza medico di famiglia è ancora più concreto e come avvenuto per altri Comuni disagiati, anche nella Conca di Smeraldo l’amministrazione comunale prova a mettere sul piatto di aspiranti medici di medicina generale alcuni benefit che possano rendere più attrattivo scegliere questa località per esercitare.
Così il Comune, condividendo l’iniziativa con l’Ulss 8 Berica, ha deciso di aprire una selezione su ampia scala offrendo un anno di alloggio e un mezzo per chi vorrà prendere servizio in paese.
Una scelta necessaria, dato che lo scorso anno, dopo lunghi sforzi per mantenere in vita la medicina di gruppo locale, l’amministrazione aveva trovato una soluzione momentanea proprio grazie al prolungamento del servizio per un altro anno del dottor Cucciarrè. Ora, non essendo più prolungabile questa disponibilità, si cerca un sostituto in tutta Italia e per trovarlo il Comune mette sul piatto servizi per 15 mila euro.
“Alle promesse della Regione sull’arrivo di nuovi bandi per l’individuazione delle professionalità mancanti nella medicina territoriale – spiega il sindaco, Armando Cunegato – dobbiamo far seguire azione concrete, sapendo che non siamo né i primi, né gli ultimi ad affrontare simili criticità. Per questo motivo abbiamo messo a disposizione un anno di alloggio gratuito e un veicolo di servizio per il medico che sarà interessato a prendere il posto del dottor Cucciarrè. A quest’ultimo non posso che rinnovare la mia massima stima e gratitudine per aver creduto e voler tenere in vita in ogni modo il progetto della medicina di gruppo, strumento essenziale per l’assistenza della popolazione, ma anche per arginare lo spopolamento delle zone montane, sempre più attratte dai nuclei urbani più grandi e maggiormente dotati di quei servizi fondamentali per assicurare una buona qualità di vita”.
“Il territorio recoarese – gli fa eco l’assessore al sociale, Ilaria Sbalchiero – è un piccolo angolo di paradiso dove vivere e lavorare. Gli investimenti che stiamo facendo e i progetti fondamentali per il rilancio del paese intendono sviluppare e riportare ad una maggiore attrattività quest’area che non intende arrendersi alle forze centrifughe dello spopolamento. Già questi aspetti potrebbero bastare a rendere appetibile una posizione come quella che stiamo cercando, ma crediamo sia anche giusto metterci qualcosa di più, oltre ai servizi di cui il nuovo professionista potrà usufruire all’interno della medicina di gruppo, inclusa la copertura delle spese di affitto per i locali che ospitano gli ambulatori”.