La richiesta di Stefano Gheller accolta dall’Ulss7: sì al suicidio assistito. “Ora sono libero di decidere”
L’ha annunciato lo stesso Stefano Gheller su Facebook: “Ora sono libero di decidere”. L’Ulss 7 Pedemontana ha accolto infatti la richiesta di suicidio assistito del 49enne di Cassola, costretto su una sedia a rotelle da quando aveva 15 anni e distrofico dalla nascita. A comunicarlo a Gheller è stato il direttore sanitario dell’Ulss 7, Antonio Di Caprio.
La distrofia muscolare è la malattia degenerativa (la stessa che affliggeva Piergiorgio Welby) che lo costringe a vivere attaccato a un respiratore e che ha colpito prima di lui anche sua madre, morta anni fa, e che ora lo costringe a vivere attaccato a un respiratore.
Il 27 giugno Stefano aveva ha scritto all’Ulss 7 Pedemontana per chiedere l’accesso legale al suicidio assistito: “Poiché le mie condizioni evolvono peggiorando velocemente non voglio essere sottoposto a ulteriori sofferenze per me intollerabili”. Sulla libertà di scelta si è sempre speso, spiegando che avrebbe potuto andare in Svizzera, ma di aver deciso di rimanere a combattere la sua ‘battaglia’ in Italia. Dopo questo passo in molti l’avevano chiamato, primo fra tutti il vescovo di Vicenza. Ora è arrivata la risposta della Ulss.
Ecco il testo dell’annuncio fatto oggi dallo stesso Gheller sui social.
Buongiorno amici vicini e lontani oggi sono felicissimo ed è un gran bel giorno, è stato qui, il direttore sanitario della Aulss 7 Pedemontana a cui io il 30 giugno avevo inoltrato la mia richiesta di suicidio assistito, vi informo che la mia richiesta è stata accolta, e ora sono libero di decidere quando vorrò mettere fine alle mie sofferenze. All’incontro c’era anche mio zio Paolo fratello di mia mamma con mia zia Rosanna, mia sorella l’avevo inviata ma non poteva venire, poi mi ha detto che non è venuta perché sarebbe stata male, e l’avevo immaginato.
Sono contento che questo diritto mi sia stato riconosciuto e spero possa in parte servire per altre eventuali persone che ne faranno richiesta, la mia Aulss devo dire è stata veloce rispetto ad altri casi a darmi risposta e sosterrà tutte le spese per quando deciderò di farlo, sul quando dipenderà da due fattori, il primo ovviamente sul decorso della mia malattia e cosa ancora mi toglierà più di quanto mi ha già tolto fin’ora, poi dipenderà da quanto lo stato Italiano e la Regione Veneto mi aiuterà economicamente a fare una vita dignitosa potendo pagare un Assistenza adeguata ai miei bisogni, perché doversi alzare ogni mattina e affrontare la giornata è già dura così, ma dover oltre al peso della malattia dover pensare a come pagare l’assistenza adeguata e non solo diventa un ulteriore peso continuo che ti consuma le poche forze che uno ha.
Ovviamente quando deciderò di mettere fine alla mia vita ve lo dirò, mi scuso se ultimamente non ho interagito molto con voi ma non sono stato bene sia fisicamente che mentalmente, vi voglio bene e vi ringrazio tutti voi che mi state sempre vicino.