Le opposizioni abbandonano il consiglio. “Non si può amministrare con arroganza”
Serata infuocata ieri nell’aula consiliare di Palazzo Garbin, sede dell’assemblea comunale nel cuore di Schio. Gli esponenti di minoranza di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, della lista civica Tessiamo Schio e del Gruppo Misto hanno abbandonato la sessione in polemica con l’amministrazione presieduta dal sindaco Valter Orsi. Tema rovente la discussione sul bilancio di previsione per l’anno a venire e la mancata posticipazione della seduta del 27 dicembre richiesta dai vari capigruppo delle opposizioni.
Un comunicato congiunto, firmato da Giovanni Battistella (Pd), Marco Vantin (M5s), Carlo Cunegato (Tessiamo Schio) e Mauro Tessaro (Misto) espone sinteticamente le ragioni della dura presa in posizione, in segno di protesta. “Nonostante in più occasioni diversi capi gruppo, anche con lettere ufficiali, abbiano chiesto di posticipare, entro i termini di legge, le date del Consiglio Comunale per garantire la più ampia partecipazione e discussione ad un argomento tanto importante, le richieste sono state respinte senza mai fornire una valida motivazione”.
Questo l’antefatto, a cui si aggiunge un’accusa rivolta nemmeno tanto implicitamente al primo cittadino scledense, seppur non nominato direttamente. “Non si può amministrare una città con arroganza, svilendo continuamente il ruolo del consiglio comunale. Crediamo – così si conclude la comunicazione – che sia diritto di una città come Schio avere un dibattito politico partecipato e trasparente e per questi motivi abbiamo deciso di lasciare l’aula prima della discussione sul bilancio perché qui è in ballo la dignità del Consiglio Comunale stesso”.