L’ingegno di Filippo, la generosità di Fatima, l’astro-passione di Lorenzo: da oggi sono Alfieri della Repubblica
Sono andati a Roma al Quirinale con i familiari e questa mattina, 13 maggio, hanno ricevuto – emozionati – dalle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’Attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica”.
Filippo Mutta di Marano Vicentino (18 anni), Fatima Sadkaoui di Torrebelvicino (15 anni) e Lorenzo Sassaro di Valdagno (18 anni) seppur giovanissimi brillano già per il loro impegno, la loro generosità e il loro ingegno. Sono già un esemio per i loro coetanei e si sono distinti così tanto da essere stati scelti dal Quirinale, insieme ad altri 23 ragazzi e ragazze da tutta Italia, per essere insigniti, appunto, del titolo di “Alfiere della Repubblica”.
Gli Attestati valorizzano le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze. I casi scelti non costituiscono tuttavia esempi di azioni rare, ma sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea: azioni e sentimenti da incoraggiare per diffondere tra i giovani quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile, adulti consapevoli dell’importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali. La cerimonia, condotta da Federica Mango, è stata aperta dall’intervento del Presidente Mattarella.
Le motivazioni
Filippo Mutta, 22/4/2006, residente a Marano Vicentino. Per aver saputo coniugare passione per la scienza e alto senso civico, realizzando un sistema operativo che offre maggiore difesa da attacchi informatici e ponendolo gratuitamente a disposizione della collettività.
Fatima Sadkaoui, 16/3/2009, residente a Torrebelvicino. Per il supporto fornito con generosità a un compagno di classe proveniente dal Senegal. La sua attività di mediatrice culturale ha favorito l’integrazione del ragazzo all’interno della classe.
Lorenzo Sassaro, 1/12/2006, residente a Valdagno. Per l’impegno e il rigore metodologico utilizzato nella ricerca astronomica, che gli ha consentito di scoprire una nuova stella. Il suo esempio può aiutare altri giovani studenti a coltivare la passione per la scienza e la ricerca.
Le parole di Mattarella
“E’, per me, un vero piacere accogliervi qui perché siete testimoni di solidarietà. ‘Testimoni’. Perché espressione di generosità, di amicizia, di passione sociale, di impegno civile; atteggiamenti che per fortuna sono diffusi tra i nostri ragazzi. Le esperienze in cui vi siete personalmente segnalati non sono eccezioni. Testimoniate una realtà di comportamenti esemplari più vasta. Le vostre storie, i riconoscimenti che ricevete oggi, la rappresentano”. Lo ha detto il presidente della Repubblica parlando al Quirinale in occasione della consegna degli attestati.
“La vita sociale non si svolge soltanto sulla base del rispetto delle regole che si è data: questo è il minimo. Per vivere davvero bene insieme, per raggiungere una condizione di vita sociale realmente appagante, in cui sentirsi davvero inseriti con piena soddisfazione, è necessario che via sia, oltre alla consapevolezza dei propri diritti, quella delle proprie responsabilità verso gli altri. E’ l’esercizio di questa responsabilità che fa sentire realizzati, che rende sereni e, ancor più, rende anche felici”.
Le congratulazioni di Zaia
Con i tre vicentini sono sta premiati anche il 14enne Matteo Ridolfi di Colognola ai Colli (Verona) e Damiano Toniolo, 15enne di Villa del Conte (Padova). “A Filippo, Lorenzo, Matteo, Damiano e Fatima porgo le congratulazioni di tutto il Veneto per il meritato riconoscimento di Alfiere delle Repubblica. Una squadra di rappresentanti della nostra regione che ancora una volta ci da occasione di andare orgogliosi dei nostri giovani. In loro riconosciamo i tanti ragazzi che sanno indicare la via anche a noi adulti; altruisti, coraggiosi, ingegnosi, animati dallo spirito di comunità. Solidarietà, umanità e operosità sono valori che da sempre tra i Veneti hanno trovato grandi espressioni. Questi giovani ci rendono orgogliosi perché, nonostante ci sia chi non riesce a vederlo, confermano che il testimone generazionale può trovare mani sicure”.
“A leggere le motivazioni della concessione – prosegue il Governatore – emerge quell’universo di interessi e sensibilità dei nostri ragazzi. C’è chi ha messo a disposizione di tutti un nuovo sistema di difesa informatica o ha scoperto una nuova stella, c’è chi con intraprendenza e responsabilità ha soccorso e rianimato un passante colto da arresto cardiaco, chi durante il Covid ha trasformato la sua passione in un libro e quest’ultimo in un’occasione di beneficenza, chi ha aiutato il compagno straniero verso un’integrazione effettiva e concreta. Tutte storie con cui i nostri giovani ci comunicano che il bene collettivo non è un sogno irraggiungibile ma è frutto delle scelte che ognuno di noi è in grado di fare e portare avanti”.