Liste d’attesa, dopo il sondaggio il punto dall’Ulss 7 e dall’Ulss 8. Ecco i dati


Se è vero che nel nostro sondaggio d’opinione della domenica dedicato alle liste d’attesa, oltre l’80% dei partecipanti aveva fatto notare i tempi ancora troppo lunghi specie per le visite di controllo, cresce per la prima volta un timido segnale di chi rileva gli effetti benefici dell’impegno messo in campo dall’azienda sanitaria. Timido appunto, ma c’è.
Il valore del sondaggio. Come premessa, è doveroso, in un quadro di valutazione complessiva, considerare che “Il termometro dell’Eco” non ha valore scientifico, ma si propone di offrire una tendenza: è quindi onesto presupporre che tra gli oltre 700 lettori che hanno validamente cliccato, molti fossero nella condizione di voler evidenziare la propria esperienza negativa. Di contro, quelli che invece hanno goduto di una prenotazione “on time”, erano probabilmente meno motivati – questo statisticamente – a farla pesare partecipandovi. Ma un problema sussiste e non va minimizzato.
Le testimonianze. A fare chiarezza, come sempre, possono essere soltanto i numeri, consci che si parla di salute. Le conseguenze, si trattasse anche solo di una settimana di ritardo nell’accedere ad una prestazione, possono incidere significativamente sulle condizioni cliniche del paziente. Tante le testimonianze raccolte a questo proposito, quattro quelle che riportiamo a titolo esemplificativo: “Ottobre 2024. Paziente oncologico con richiesta di TAC con e senza contrasto, priorità 10 giorni. Effettuato l’esame 56 giorni dopo con esito di aggravamento”, scrive S.C.; “Visita dermatologica richiesta a novembre 2023, ancora nulla. Chiamo una volta a settimana il CUP, mando mail di sollecito, ma la situazione non cambia”, scrive D.F.; “Tac a 180 giorni, passato il tempo richiamo il Cup e mi viene proposto di farla in orario serale all’ospedale di Santorso. Tra 10 giorni ho l’appuntamento, ore 23,30″ scrive V.C.; Visita oculistica di mia figlia con ricetta di giugno 2024 a 183 giorni da fare quindi tra dicembre e gennaio. Siamo a fine febbraio e ancora nulla” scrive A.O.
Il punto dall’Ulss7. Parla il Dg Carlo Bramezza. Alla fine di gennaio 2025 in Ulss 7 Pedemontana le prestazioni in pre-appuntamento risultavano essere complessivamente 6.509, contro le 17.965 alla fine di gennaio 2024 (-64%), inclusi i controlli.
“Questi dati – commenta il Direttore Generale Carlo Bramezza – dimostrano in modo oggettivo il grande sforzo compiuto sul piano organizzativo per ridurre le liste di attesa, tanto più che registriamo anno su anno un incremento delle richieste. Questo non vuol dire naturalmente che il sistema sia perfetto: idealmente nessun utente dovrebbe attendere oltre i termini indicati nell’impegnativa, ma ci sono oggettive difficoltà legate come noto alla carenza di medici, soprattutto in alcune specialità, come ad esempio la dermatologia. Voglio però sottolineare l’impegno messo in campo da tutti i nostri medici ed infermieri, tecnici ed operatori sanitari tutti per dare risposta ai cittadini. Per quanto riguarda i controlli, stiamo lavorando in particolare sui percorsi di presa in carico in modo che i pazienti dopo una visita escano dall’ospedale con l’appuntamento già fissato in agenda o quanto meno siano contattati direttamente dal reparto di competenza, senza preoccuparsi di prenotare il controllo: in molte specialità e per molte patologie è già così e questo modello sarà sempre più esteso in futuro”.
Il punto dall’Ulss8. Parla la Dg Patrizia Simionato. Continua l’impegno dell’Ulss 8 Berica per la riduzione delle liste di attesa. Un piano straordinario condotto nell’ultimo anno che ha portato a risultati importanti: le prestazioni in pre-appuntamento, inclusi i controlli, al 31 gennaio 2025 erano 4.007, contro le 22.866 al 31 gennaio dell’anno precedente.
“Questo risultato è il frutto dell’impegno di tutto il personale operante nelle diverse aree di attività dell’Azienda – sottolinea la Direttrice Generale Patrizia Simionato -. E’ stato un grande lavoro di squadra che naturalmente continua.
Un risultato al quale ha contribuito anche un potenziamento della struttura organizzativa, con l’istituzione di una figura dedicata: il Responsabile Unico Aziendale Liste di Attesa, così come previsto dalla Regione del Veneto con la Delibera n. 1104 del 27 giugno 2024.
Va sottolineato che la riduzione ottenuta nelle liste di attesa è resa particolarmente significativa anche dal fatto che parallelamente l’Azienda ha registrato un ulteriore incremento delle prescrizioni di visite ed esami specialistici: +3,9% rispetto al 2023, che già aveva visto una crescita sul 2022”.