“Tesoretto”, Maculan frena gli entusiasmi: “Amministrare richiede responsabilità, 2025 sarà difficile”

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Sulla partita del “tesoretto”, quasi 700mila euro che il Comune di Schio dovrebbe annualmente introitare a titolo di compensazione per la presenza nel proprio territorio del termovalorizzatore, si accende il dibattito politico tra il centrosinistra a chiedere compatto l’impiego di tali risorse per supportare massicciamente il sociale – asili e mobilità locale gratuita in primis – e la maggioranza più attendista in previsione di un non facile 2025.

Nuova entrata sì, ma siccome la cassa è sempre quella, meglio essere prudenti e non rischiare il passo più lungo della gamba. E’ questo in estrema sintesi il pensiero dalle parti del sindaco, Cristina Marigo e di una maggioranza un po’ infastidita da quelle che sono suonate come lezioni non richieste impartite dai banchi dell’opposizione: “Tutte le proposte sono ben accolte – spiega al proposito l’Assessore alle Politiche Ambientali, Alessandro Maculan – ma la differenza tra chi propone e noi, è che abbiamo un mandato che ci impone di amministrare con attenzione e oculatezza. Se è vero che da un lato sembra ormai certa questa entrata, è altrettanto assai probabile la stangata derivante dalle rivalutazioni dei canoni delle reti gas, con un impatto vicino al milione di euro: possiamo quindi spendere a cuor leggero col rischio di non onorare quelli che sono i servizi essenziali o forse è il caso di fare bene i conti ampliando l’analisi ad una valutazione economica il più possibile omnicomprensiva”?

Pungolature che si fanno quasi un vero e proprio j’accuse quando si tratta di andare a ricostruire come si è arrivati a questo contributo, comunque toccasana vista la congiuntura tutt’altro che rosea: “La cosa che spiace di più – incalza Maculan – è che siano le stesse persone che hanno per anni ostacolato la nostra richiesta di aver riconosciuta questa somma azzerata dalla regione nel 2014, a dirci ora come la dovremmo spendere, senza peraltro riconoscercene il merito. Rassicuro che comunque si farà il possibile per evitare che finisca per finanziare situazioni strutturali, non avendo certezza se dopo il 2025 sarà confermata e, se lo sarà, con medesimi importi. Più ragionevole pensare che un’entrata straordinaria possa finanziare interventi straordinari, magari ambientali, come norma vorrebbe. Ma pondereremo”.

E qualche anticipazione, in attesa di aver contezza di un quadro economico complessivo, già si intuisce: “Senza sminuire l’ambito sociale come ipotizzato dal centrosinistra con misure molto spesso simili a quelle già contenute nel nostro programma elettorale – conclude Maculan – non è escluso che questi fondi potrebbero far comodo per intraprendere un percorso di contrasto al dissesto idrogeologico in parte già iniziato, ma assolutamente bisognoso di finanziamenti utili ad andare oltre il mero tamponamento dell’emergenza. Insomma, sul piatto c’è tanto su cui riflettere: ma l’opposizione non dubiti, saremo vigili e massimamente responsabili nell’interesse della città”.

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