Movida di Schio, Orsi “Si chiede vita in centro e ci si lamenta se c’è”
Tiene banco in questi giorni a Schio la questione sulle “movida” scledense, messa sotto accusa da circa 150 residenti del centro firmatari di una mozione per protestare con i tre locali che fanno musica frequentati dai giovani. Sulla questione è intervenuto il sindaco Valter Orsi: “Inutile continuare a chiedere vita in centro – ha commentato – e poi lamentarsi perché c’è”.
La protesta contro gli eccessivi rumori dei bar è iniziata un paio di giorni fa, quando circa 150 residenti nel triangolo tre via Castello, Petitti di Roreto e De Pinedo hanno presentato in comune una lettera. Nello scritto denunciano una situazione divenuta ingestibile, con fracasso e continuo disturbo della loro quiete da parte di tre bar incriminati. Inutile dire che l’opinione pubblica si è spaccata nettamente. Alcuni (pochi) a favore dei firmatari, solidali con loro per la mancanza di tranquillità che deriva dall’abitare vicino al luogo della movida scledense. Molti altri invece hanno salutato con un certo risentimento il documento. Da parte loro gli esercenti assicurano che rispettano le regole, mentre i 150 firmatari della petizione sostengono che spesso si trovano davanti casa i resti della festa della sera prima.
A tirare le fila del discorso ci ha pensato Valter Orsi, che ha riassunto la situazione dal suo punto di vista. “Prima di tutto bisogna che le regole vengano rispettate – ha detto – e di questo ho parlato direttamente coi gestori dei locali. Però poi è necessario parlarci chiaro: inutile continuare a chiedere vita e poi lamentarsi perché c’è. La città ce la dobbiamo riprendere, viverla, altrimenti poi non ci si lamenti perché si vedono in giro solo altre etnie”.
Per concludere con una nota leggera, Orsi ha sottolineato come “da due diverse petizioni che mi sono state consegnate risulta abbiano firmato le stesse persone, una volta a favore e una volta contro. Insomma decidetevi”.