Ospedale Santorso. Mantoan “Torni modello per i suoi cittadini”
Importante serata quella di ieri per capire il futuro prossimo dell’ospedale di Santorso, negli ultimi mesi al centro dell’attenzione per la perdita di diversi primari (7/9 vacanti al momento). A un incontro organizzato all’Auditorium Fonato di Thiene da Lions e Rotary Club locali ha parlato infatti dell’ospedale il dottor Domenico Mantoan, Direttore Generale della Sanità Veneta. Non sono mancati i momenti di critica alla gestione dell’ULSS 7, data la presenza dei sindaci, che hanno fatto notare le carenze del nuovo polo ospedaliero di Santorso.
Gli organizzatori, Lions Club Thiene Host, Lions Club Schio, Lions Club Thiene Colleoni e Rotary Club Schio-Thiene hanno approntato una serata molto interessante per discutere del futuro di Santorso. Presenti in sala infatti c’erano molti sindaci della zona, oltre al padrone di casa Giovanni Battista Casarotto, al primo cittadino di Schio Valter Orsi, e al presidente della conferenza dei sindaci Robertino Cappozzo. Seduti in platea anche moltissimi medici del nosocomio di Santorso e rispettivi primari, quanto mai interessati ad ascoltare l’intervento.
Mantoan, sul palco assieme al moderatore Luca Ancetti, direttore del Giornale di Vicenza, ha fatto un excursus sul processo di “fusione”, termine invero abbastanza inviso alla platea di medici presenti, delle ex ULSS di Schio e Bassano, ora unite sotto il cappello dell’ULSS 7 Pedemontana. Mantoan che ha ribadito come nel Piano Sanitario Regionale veneto “Bassano e Santorso siano perfettamente allo stesso livello, entrambi al servizio di un distretto di 180mila persone”. Stessa dignità quindi, almeno sulla carta, per ambedue gli ospedali.
La serata ha svoltato quando prima Ancetti e poi i sindaci hanno iniziato a sollecitare Mantoan sulle reali problematiche dell’ospedale di Santorso. Vacanza di primariati importanti quali geriatria, psichiatria, ortopedia, oculistica, anatomia patologica. Tante figure chiavi che non hanno un capo al momento e che sono di fondamentale importanza per l’efficienza dell’ospedale. Poi ancora la scarsità di posti letto a Medicina, la mancanza di medici in organico, soprattutto in pronto soccorso, liste di attese lunghe e conseguenti fughe di pazienti verso altri ospedali. Tutti aspetti sottolineati chiaramente da Casarotto e Orsi, precisi nel puntualizzare le problematiche a Mantoan e anche al direttore generale dell’ULSS 7 Giorgio Roberti. Problemi che nella realtà mettono in dubbio in un certo modo l’ideale parità tra Santorso e Bassano.
“Abbiamo dati in mano che testimoniano come negli ultimi tre anni Santorso abbia avuto un calo di produttività, con diversi pazienti che sono andati via dal territorio a curarsi – ha ammesso Mantoan – questo è dovuto a vari fattori che bisognerà mettere a posto. Santorso deve risalire la china, riallinearsi e tornare punto di riferimento per il territorio, e sindaci devono aiutare ad allontanare il pessimismo da sopra l’ospedale, perché lo si percepisce. C’è il rischio di venire gradualmente assorbiti verso Vicenza e questo va prevenuto”. Poche parole che però sono suonate molto chiare a tutti, a conferma di quella che è la percezione generale attorno al polo di Santorso. “Sulla scarsità di posti letto a Medicina presto risolveremo, è un problema di tutta la regione – ha proseguito Mantoan – mentre per il sotto organico non posso dire nulla. Santorso rispetta gli standard regionali, quindi spetta a Roberti organizzare bene il personale. Agli amministratori dico di lavorare per il bene del distretto, non perdendo la peculiarità storica di questo territorio, il lavoro di squadra”.
A fine serata ha poi finalmente preso la parola il diretto interessato, Roberti, direttore dell’ULSS. “Mi sono sentito più volte chiamato in causa – ha esordito – inizio col dire che quando sono arrivato nel 2015 c’era una mobilità passiva (pazienti che si curano altrove) di 50 milioni. Metà fisiologica, metà invece per carenze nostre. I nostri problemi storici sono ortopedia e chirurgia, ma è difficile trovare personale qualificato per coprire questi ruoli. Paghiamo una serie di circostanze sfavorevoli: diversi primari hanno preso aspettativa per fare concorsi altrove, e noi non possiamo farci nulla. Ci vuole tempo per sostituire queste figure, non succede dall’oggi al domani”.
“Vi assicuro che stiamo lavorando per migliorare tutta la struttura di Santorso – ha concluso Roberti – nessuno vuole che Bassano sovrasti Santorso, non è in programma, avranno la stessa dignità e peso in futuro. Questo periodo difficile migliorerà a breve. Nuovo primario di geriatria arriva a maggio, psichiatria e il nuovo direttore ospedaliero fra due mesi. Per gli altri stiamo lavorando alacremente”.