Patto anti spreco: Federdistribuzione e Regione insieme per donare cibo in eccesso
Il Veneto è Regione “laboratorio” nel contrasto agli sprechi e alla redistribuzione delle eccedenze alimentari in chiave solidale. E’ stato sottoscritto in questi giorni un protocollo tra la Regione Veneto e Federdistribuzione, il “sindacato” della Grande distribuzione organizzata, con la controfirma di Banco Alimentare, Federalimentare e Unione Consumatori, per la nascita di una filiera contro lo spreco del cibo.
Il Politecnico di Milano ha calcolato in 5,6 tonnellate l’ammontare delle eccedenze alimentari annue in Italia, delle quali solo 480mila riescono ad essere recuperate e utilizzate. Ciascun italiano, infatti, spreca ogni anno almeno un quintale di cibo, e solo l’8,6 per cento viene riutilizzato per l’alimentazione umana. Il resto è spreco.
Il protocollo mira a promuovere iniziative informative, formative e di raccordo di filiera nel quadro del programma europeo “Life-Food.Waste.StandUp”, finanziato dall’Unione europea. Sono coinvolte 20mila imprese alimentari, 12mila punti vendita e le associazioni dei consumatori, la rete degli enti e associazioni del terzo settore che si occupano di solidarietà e sostegno ai più poveri: l’obiettivo è aumentare almeno del 10 per cento il recupero di derrate alimentari da redistribuire in funzione sociale. Il Veneto è la prima Regione in Italia a diventare partner istituzionale del progetto, in virtù della propria consolidata storia ed esperienza in materia di Banco Alimentare, Empori della solidarietà e restituzione di una “seconda vita” al cibo non consumato. Il progetto europeo “Life-Food.Waste.StandUp”, mette in moto un milione e mezzo di euro (per il 60% di fonte comunitaria) coinvolgendo tutta la filiera su scala nazionale, dall’industria alimentare al consumatore finale, per una corretta valorizzazione del cibo in tutte le sue fasi, il contrasto agli sprechi e la redistribuzione delle eccedenze.
In Veneto il progetto sosterrà campagne informative nei punti vendita, nelle scuole e nei media, azioni di formazione nelle aziende, campagne di sensibilizzazione nei Comuni e nelle scuole e verso i consumatori finali, per promuovere corretti abitudini nella spesa e nella fruizione di mense e ristorazione collettiva e aiutare le aziende a dotarsi di linee guida per una migliore gestione delle eccedenze. Partner del progetto sono il Banco Alimentare (che redistribuisce ogni anno in Veneto 67mila tonnellate di derrate garantendo ad oltre 100mila persone in media 40-60 chilogrammi l’anno di spesa gratis), gli Empori della solidarietà, le associazioni del volontariato organizzato (dalla San Vincenzo alla Croce Rossa), marchi storici della grande distribuzione come Despar, Famila, Cash&Carry, Emisfero, A&O, i Comuni capoluogo, Arpav, l’università di Venezia.