Periferie: il Comune si aggiundica quasi 18 milioni di euro. E scoppia la polemica con il M5S
Quasi 18 milioni di euro per 18 progetti di riqualificazione dei quartieri periferici di Vicenza: saranno a disposizione del Comune già nel bilancio 2017 e per questo la maggioranza proporrà un emendamento affinché siano inseriti nel bilancio preventivo che verrà votato in consiglio entro la fine di gennaio. Ad annunciarlo è stato, sui social, Giacomo Possamai, capogruppo del Partito Demcoratico a Palazzo Trissino.
Una risposta alle polemiche di questi giorni con Liliana Zaltron, consigliere grillina. “Nello stesso giorno in cui lo stesso Beppe Grillo esalta il risultato di Torino per aver vinto, al pari di Vicenza, il bando per le periferie, la consigliera Liliana Zaltron, che evidentemente si è scordata di leggere il blog del suo leader e garante, vede bene di attaccare la nostra amministrazione e di definire propaganda i 18 milioni di euro, con i quali si potrà finalmente intervenire su molte zone della città” ha affermato Giacomo Possamai sulla sua pagina Facebook in risposta alla Zaltron, che aveva definito i 18 progetti annunciati per le periferie “il solito proclama a ridosso delle elezioni”.
Oggetto della polemica è l’aggiudicazione del bando del governo che ha visto Vicenza classificarsi prima tra 24 città italiane, a parimerito con Torino, cosa che consentirà di intervenire con 18 progetto per rigenerare i quartieri con un finanziamento complessivo di 17 milioni 794 mila euro di finanziamento statale, corrispondente all’intera somma che Vicenza aveva richiesto.
Il bando governativo, che ha come scopo la riqualificazione delle periferie delle città metropolitane dei comuni capoluogo di provincia mettendo a disposizione 500 milioni di euro, ha visto la partecipazione di 113 città per una richiesta complessiva di quasi 3 miliardi di euro.
Il risultato raggiunto era stato annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Achille Variati, dall’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza, dal presidente della sezione Costruttori edili e impianti di Confindustria Vicenza – ANCE Antonio Vescovi e dalla presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Vicenza Marisa Fantin.
“In una stagione di difficoltà per le casse comunali stiamo cercando di raccogliere quanti più finanziamenti possibili per poter migliorare la nostra città e quindi la vita dei cittadini. 17 milioni 794 mila euro sono una somma importante che ci viene interamente garantita dal governo per rigenerare aree dismesse secondo un progetto molto complesso realizzato con cura tanto da essersi classificato tra i primi meritevoli di finanziamento – ha dichiarato il sindaco Achille Variati -. È certamente motivo di soddisfazione considerando che non ci aspettavamo di ottenere tutta la somma richiesta. L’importo complessivo ci consente, invece, di intervenire in tutti gli ambiti di riqualificazione individuati lungo un cosiddetto “percorso verde” che parte dall’ex colonia Bedin Aldighieri, per procedere verso Campo Marzo, via Torino, il PP7, il PP6, via Cengio, l’area ex Zambon, il parco della Pace, l’ex scuola elementare di Laghetto, fino all’ex centrale del Latte, a cui verranno destinati 4 milioni di euro, e poi le ex serre di parco Querini con il parco dell’Astichello. Una vera e propria ricucitura lungo tutti i quartieri che non sarebbe mai stata possibile con le finanze del Comune. Quello che andremo a sviluppare sarà una modalità innovativa per infondere “energia verde” a ciò che già esiste, senza costruire nulla di nuovo. C’è ora un grande lavoro per i tecnici che dovranno predisporre i progetti esecutivi entro 60 giorni dalla firma del contratto il cui termine ultimo è il 28 febbraio”.
Il finanziamento di 17 milioni 794 mila euro alimenta un’operazione che complessivamente ha il valore di 48.830.859, comprensiva anche di 4.723.905 euro già finanziati dal Comune e di 26.312.000 dal privato.
“E’ una vera e propria ripartenza per la città, grazie a un recupero di luoghi in cui i cittadini si ritrovano e si incontrano – è intervenuto l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza -. Tra questi un esempio è l’ex centrale del latte nel quartiere di San Bortolo, il cui progetto è frutto anche dell’impegno decennale del comitato guidato da Giancarlo Albera e Giuseppe Secone. Andremo ad utilizzare il finanziamento anche per progetti del bando sul bilancio partecipativo ma non finanziati o finanziati solo parzialmente: scuola di Laghetto, via Torino e via Firenze, le ex serre Cunico a parco Querini. Inoltre sarà l’occasione per i cittadini di riappropriarsi di luoghi ora interdetti, in alcuni casi perché oggetto di bonifiche come il PP6 del teatro o il PP7 di via Cattaneo, a cui va ad aggiungersi l’area ex Zambon, ditta a cui l’amministrazione è grata per aver creduto nel progetto dell’amministrazione, appoggiandolo con una lettera d’intenti”.
Il progetto, poi, prevede una particolare attenzione verso la ciclabilità e il trasporto pubblico, in particolar modo verso le frazioni che sono poco servite dai mezzi pubblici. “Il risultato raggiunto è motivo di orgoglio per l’impegno profuso nei mesi estivi da tutti i tecnici comunali coinvolti insieme ad Ance e all’ordine degli architetti. Il 2016 è stato un anno proficuo: il Comune ha ottenuto 30 milioni di euro di finanziamento – conclude Dalla Pozza -, 11 milioni e mezzo di fondi europei dalla Regione per il trasporto pubblico e la riqualificazione di un centinaio di alloggi popolari a cui ora si vanno ad aggiungere i 17 milioni 794 mila euro del bando periferie”.
“E’ nato come un obiettivo ambizioso quello di proporre un progetto di rigenerazione urbana ma vederlo realizzato grazie a questo importante finanziamento è un vero successo – ha dichiarato il presidente della sezione Costruttori edili e impianti di Confindustria Vicenza – Ance, Antonio Vescovi -. Se si considera poi che il movimento economico complessivo è di quasi 50 milioni di euro significa che si potrà tradurre in lavoro per i progettisti, per le imprese edili e per gli installatori di impianti. Un segnale importante per la rinascita di questi settori”.
“Il risultato raggiunto è frutto di un lavoro di squadra che porterà alla rigenerazione urbana della città, che non può essere fatta con interventi episodici ma deve saper leggere la rete della città partendo dai progetti pubblici, mettendo insieme gli edifici con l’urbanistica e il sociale. Tutti questi aspetti io credo siano stati il punto di forza che ci ha permesso di ottenere il finanziamento” – ha concluso la presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Vicenza, Marisa Fantin.
Il progetto è stato realizzato dagli uffici comunali che hanno lavorato alacremente durante l’estate grazie alla collaborazione di Confindustria Vicenza – Ance dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Vicenza a seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa.
Informazioni: vicenzaforumcenter.it