Privatizzazione Aeroporto Ferrarin, le opposizioni a Thiene attaccano: “amministrazione miope”
La mancata proroga dell’applicazione della sospensiva della Legge Madia – e successive modifiche – sulle Pubbliche Amministrazioni, per la parte che regolarizza le società con partecipazioni pubbliche, ha aperto la spinosa prospettiva di una prossima privatizzazione dell’Aeroporto Arturo Ferrarin di Rozzampia. Suscitando la reazione delle opposizioni del Consiglio Comunale a Thiene, dopo quella della prima ora del sindaco Giampi Michelusi, quest’ultimo dichiaratosi “deluso e arrabbiato” per lo scarso appoggio ottenuto a Roma dai politici vicentini in Parlamento.
La questione, ora resa nota anche nei termini più tecnici, rischia di privare il Comune di Thiene di un fiore all’occhiello assodato per la città, visto che un’eventuale gestione affidata a privati presupporrebbe il rischio di una “rivoluzione” che in molti temono possa nuocere alle 12 realtà che attualmente lo utilizzano. A fronte delle esternazioni del sindaco Michelusi e della senatrice vicentina Sbrollini, giunge all’indomani della notizia una dura presa di posizione dei rappresentanti di Lega (Andrea Busin) e della Civica Benetti Sindaco (Barbara Cunico e Manuel Benetti) che criticano l’operato della ex giunta Casarotto – definita “miope” – e di quella attuale con a capo il sindaco Michelusi.
Un comunicato scritto a sei mani esprime il punto di viste dei tre membri di minoranza in Consiglio Comunale. “Il Sindaco ora punta il dito ora contro il Governo e parte con i ‘toto’ nomi (alcuni di loro ci risultano all’oscuro del problema), andando alla caccia di responsabili politici, accusando qua e là chi non ha colto gli appelli delle sue richieste di proroga e non si è reso conto dell’importanza per il territorio di questa realtà. Una riflessione sarebbe adesso opportuna: l’amministrazione precedente di cui il sindaco Michelusi aveva la delega proprio dell’Aeroporto, ha ben operato per porre in essere un piano strategico di sviluppo adeguato alle esigenze del territorio e pertinente alla vocazione turistica dell’aeroporto? Un piano che permettesse il superamento del limite imposto dalla normativa? Oppure era già nelle intenzioni la cessione? Dal 2017 ad oggi l’amministrazione si è limitata ad appellarsi ai rappresentanti politici e a sperare solamente nelle proroghe?”.
Quesiti posti a caldo su una tematica che susciterà sicuramente altri dibattiti nella sede del Comune thienese, con tempi stretti per venirne a capo e realisticamente pochi margini di manovra se il Governo non metterà mano – sarebbe per l’ennesima volta – a una legge maldigerita non solo a Thiene, peraltro, dove si punta a “proteggere il proprio gioiello” da dinamiche legate al profitto e al libero mercato. “Nel bilancio del Comune di Thiene 2023 – si legge ancora nella nota – la giunta comunale ha proposto di approvare la realizzazione di un’autorimessa per i mezzi di soccorso e di servizio dell’aeroporto e una platea per parcheggio di aeromobili ed elicotteri, costo 150 mila euro, questo al fine di garantire nuovo entrate di bilancio. Un po’ tardi per salvare quello che è ritenuto da tutti un gioiello da salvaguardare e di cui la città di Thiene deve andare fiera. Una realtà che risale alla Prima Guerra Mondiale e oggi punto di riferimento di visitatori e appassionati del volo. Ed ora chi può essere interessato all’acquisto ? Il Comune sarà costretto a svendere? Bisognava pensarci 5 anni fa. Leggiamo ora sul giornale una storia il cui finale era già scritto da qualche anno”.