Quasi 5000 persone in visita a Palazzo Chiericati
Un entusiasmo oltre ogni previsione è quello che ha spinto moltissimi vicentini e i turisti ad ammirare i tesori artistici di Vicenza. Quasi 5000 persone (con file che arrivano fino in corso Palladio) si sono recate infatti alla scoperta dei tesori di Palazzo Chiericati, protagonista assoluto del weekend culturale appena trascorso, in occasione della riapertura dell’Ala Novecentesca dei musei civici e delle inaugurazioni delle mostre sulla Grande Guerra e sull’Itinerario Belliniano, che ha avuto come poli di attrazione anche la chiesa di Santa Corona e Palazzo Leoni Montanari. Nel dettaglio, in 48 ore complessive di apertura gratuita, tra venerdì 7 e domenica 9 ottobre, palazzo Chiericati da solo ha catalizzato l’attenzione di 4.847.
“E’ stata una grande soddisfazione vedere la risposta estremamente positiva della città al nostro invito di riscoprire le bellezze artistiche restituite in una nuova veste – dichiara il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci -. Tra venerdì e domenica si sono visti tantissimi cittadini fare la coda in attesa di entrare a Palazzo Chiericati, per visitare la nuova Ala Novecentesca, la sorprendente mostra sulla Grande Guerra e il Crocifisso Niccolini prestatoci dalla Banca Popolare per farne una tappa dell’Itinerario Belliniano. Quasi cinquemila ingressi sono un numero eccezionale per Vicenza, che si è riscoperta con orgoglio Città Bellissima, nome non a caso attribuito alla prima sala del nuovo museo: in questi giorni la pinacoteca si è rivelata a tutti come un vero tesoro cittadino”. “Dell’evidente coinvolgimento del pubblico di questi giorni – prosegue Bulgarini d’Elci – rimane un segno tangibile tra le pagine del Libro degli ospiti di Palazzo Chiericati, dove si leggono commenti come ’emozionante’, ‘complimenti’, ‘lavoro meraviglioso’, ‘grazie di tutto questo’, ‘orgoglioso di essere vicentino’, a testimonianza che il lavoro svolto fino ad ora sta portando i suoi frutti. Abbiamo scelto di investire nella valorizzazione del patrimonio storico artistico e monumentale, senza limitarci a restaurarlo, ma rendendolo fruibile, facendolo conoscere e godere appieno a tutti, e i vicentini hanno dimostrato ancora una volta, di apprezzarlo, come era già accaduto con la riapertura della Basilica palladiana”. “Da parte nostra – conclude il vicesindaco – proseguiremo nella trasformazione in chiave europea del museo civico, che si completerà con il recupero dell’Ala Ottocentesca. Il tutto è possibile grazie al finanziamento della Fondazione Cariverona che proprio venerdì ha annunciato di integrare il già promesso contributo di 750 mila euro con altrettanti fondi”.
Aggiunge Giovanni Carlo Federico Villa, referente scientifico dei Civici Musei di Vicenza: “Vicenza e i suoi capolavori, Vicenza nei suoi capolavori. La restituzione della Pinacoteca ai cittadini e l’esposizione delle opere beriche di Tiepolo a Bergamo, con oltre tremila visitatori in un fine settimana alla Fondazione Creberg, danno il senso profondo della qualità dei tesori conservati a Palazzo Chiericati e del loro inestimabile valore non solo per il territorio di appartenenza. Divenendo veri e propri ambasciatori dell’arte vicentina e dell’importanza assoluta da essa rivestita in seno all’arte europea per almeno cinque secoli. La possibilità di completare, con l’ultimo stralcio di lavori, il recupero degli edifici costituenti oggi la Pinacoteca di Palazzo Chiericati, vorrà dire donare alla città e al mondo un museo all’avanguardia nella proposta museologica costituendo inoltre la porta privilegiata alla città patrimonio mondiale dell’umanità”.
Moltissime le occasioni di interesse per i visitatori che in questi giorni, per primi, hanno scoperto il nuovo allestimento di Palazzo Chiericati. La nuova Ala Novecentesca ha riservato, tra le altre, la piacevole sorpresa del Gioiello di Vicenza al centro della Sala dei Lunettoni, prestato dal Museo diocesano. Il Gioiello – realizzato su progetto dell’architetto Romano Concato, ricostruzione dell’antico e perduto manufatto in argento ex voto raffigurante il centro storico cittadino, costruito nel 1578 e distrutto dai francesi nel 1797 – dialoga con i grandi dipinti e il San Vincenzo di Maffei, giunto al museo dalla sala giunta di Palazzo Trissino, che regge in mano proprio la preziosa raffigurazione della città. Grande interesse ha suscitato inoltre tra i visitatori la sala con lo splendido “Cristo crocifisso in un cimitero ebraico” (Crocifisso Niccolini) di Giovanni Bellini, prestato dalla Banca Popolare di Vicenza, con il piccolo erbario allestito dal Museo Naturalistico Archeologico, a seguito di uno studio di Patrizio Giulini, già docente di botanica all’università di Padova, per riprodurre dal vero alberi e fiori rappresentati nel dipinto.
Palazzo Chiericati, con la nuova ala novecentesca, è aperto da martedì a domenica, dalle 9 alle 17 (chiuso lunedì). La mostra “Ferro, Fuoco e Sangue! Vivere la Grande Guerra”, negli interrati di palazzo Chiericati è aperta fino al 26 febbraio 2017, da martedì a domenica, dalle 9 alle 17 (chiuso lunedì). L’itinerario “Giovanni Bellini a Vicenza. Da Santa Corona a Palazzo Leoni Montanari” offre invece la posibilità di vedere il Crocifisso Niccolini di Camugliano (in prestito dalla Banca Popolare di Vicenza) a Palazzo Chiericati fino al 29 gennaio 2017; il Battesimo di Cristo nella chiesa di Santa Corona – esposizione permanente; la Trasfigurazione di Cristo (in prestito dal museo Capodimonte di Napoli) a Palazzo Leoni Montanari, fino all’ottobre all’11 dicembre 2016.