Rifiuti, dal 2031 gestore unico per 89 Comuni vicentini
Una “road map” per unire sotto un unico gestore entro il 2030 il sistema di raccolta, riciclo e smaltimento dei rifiuti urbani in buona parte della provincia berica. E’ questa l’epocale decisione presa ieri nell’assemblea del Consiglio di Bacino Vicenza, che riunisce 89 Comuni per un totale di 670 mila abitanti e 272.339 tonnellate di rifiuti urbani all’anno. Un territorio vasto, che va da Noventa ad Altissimo, da Pedemonte a Grisignano di Zocco, passando per centri come Schio, Thiene, Arzignano, Montecchio Maggiore e Vicenza città.
Il Consiglio di Bacino ha funzioni di organizzazione e controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, quale forma di cooperazione tra i Comuni ricadenti nello stesso bacino territoriale. Quello di Vicenza comprende tutto il territorio provinciale con esclusione del Bassanese e dell’Altopiano di Asiago.
Ieri in municipio a Noventa Vicentina l’assemblea dei Comuni che ne fanno parte ha approvato il Documento Unico di Programmazione per il triennio 2025-2027, dando anche l’ok a larghissima maggioranza (si sono astenuti solo i Comuni di Schio, Asigliano e Orgiano) al percorso che prevede di dare seguito già entro il 2030 a quello che è un indirizzo nazionale.
Le tappe
In sostanza si stringono i tempi rispetto alle direttive nazionali: entro il 2025 Valore Ambiente verrà scorporata da Agsm Aim e diventerà una società in house del Comune di Vicenza; nel 2026 si completerà la fusione fra Ava e Soraris, gia iniziata; poi, nel 2027, si procederà alla loro fusione con Agno Chiampo Ambiente, Utilia e Aim Valore Ambiente; infine, nel 2028, la fusione verrà completata anche con i Comuni che sono in appalto. Il tutto con l’obiettivo, il 1° gennaio 2031, di partire con l’operatività del nuovo gestore unico.
Un percorso per mantenere il controllo del settore
“Siamo molto soddisfatti del voto di ieri – commenta il presidente Francesco Enrico Gonzo – anche se è incomprensibile la scelta di un Comune come Schio. Questo percorso ci consentirà infatti di mantenere il controllo del ciclo integrato dei rifiuti e del suo patrimonio: i nostri Comuni potranno così tutelare una situazione virtuosa, evitando che andando in gara finisca nelle mani di società lontane dal nostro territorio e quotate magari in borsa”. Si tratta insomma di una precisa volontà politica, che consentirà al Consiglio di Bacino Vicenza di dare in affidamento diretto la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, data la presenza di un gestore unico, evitando la messa in gara del servizio.
La scelta di Schio
Gli unici Comuni ad essersi astenuti sono stati, come detto, Schio, Asigliano e Orgiano. E se per i due piccoli enti del Basso Vicentino i motivi sono locali, per Schio, secondo Comune del Bacino per dimensioni, la scelta è in linea con le posizioni espresse recentemente ma indecifrabile agli occhi degli altri enti locali. Peraltro, all’assemblea di ieri non hanno partecipato né la sindaca Cristina Marigo, né l’assessore all’ambiente Alessandro Maculan: è stato “inviato” a Noventa, infatti, l’assessore all’urbaniatica e lavori pubblici Giorgio Marchioro.
“La direzione è presa – commenta l’assessore all’ambiente di Malo, Matteo Golo-. Certo l’astensione di Schio impone una profonda riflessione e appare inspiegabile. Ci chiediamo: Schio vuole essere parte di un cambiamento epocale o preferisce subirlo? In questo momento è difficile anche un confronto, dato che ogni volta l’interlocutore è diverso”.