Sala del commiato laico al cimitero maggiore, approvato il progetto definitivo
La giunta comunale di Vicenza ha approvato oggi il progetto definitivo per la sala del commiato che l’amministrazione vuole realizzare al cimitero maggiore: i cittadini potranno quindi avere a disposizione un luogo dignitoso dove dare l’ultimo saluto ai propri defunti in forma laica.
“Si tratta di un ulteriore ed importante passo verso la creazione di un luogo di cui i cittadini sentono la necessità: infatti nei nostri uffici giungono costanti richieste affinché venga realizzato prima possibile – ha spiegato oggi in sala Chiesa a Palazzo Trissino l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi -. Inoltre da diverso tempo il consiglio comunale lavora su questo tema la cui ideazione è frutto anche di numerosi incontri con le associazioni. La struttura sarà realizzata recuperando le parti riutilizzabili degli elementi che componevano il guardaroba eretto in corte dei Bissari, accanto alla Basilica palladiana, utilizzato per le grandi mostre degli ultimi anni, elementi che attualmente sono stoccati in due container nell’area cimiteriale e che verranno integrati con elementi nuovi”.
“La sala del commiato sorgerà appena all’esterno dell’ingresso del cimitero maggiore, sulla sinistra, in un’area privata in fase di acquisizione ampia 1125 metri quadrati – ha detto Balbi descrivendo la struttura -. Si tratta di un luogo che abbiamo individuato come ottimale, ben visibile e particolarmente funzionale ai servizi cimiteriali e ben collegata con il viale di accesso, i parcheggi e le attività funzionali del luogo. La struttura avrà una superficie coperta complessiva di 290 metri quadrati, in parte destinata alla sala del commiato a pianta quadrata con un’ampia nicchia che ospiterà il feretro ed in parte a servizi e magazzino. La sala per le commemorazioni potrà ospitare circa novanta persone sedute. Sarà installato un impianto audio e video per diffondere musica e proiettare immagini. Accanto all’ingresso porticato verrà creato uno specchio d’acqua per invitare al raccoglimento”.
La spesa complessiva per il lavoro è di 430 mila euro, comprendente anche le spese di acquisto dell’area.