Scarpellini e le dimissioni “social”, Michelusi: “Non me le aspettavo, stima comunque immutata”
L’impressione è che la notizia sia esplosa in mano agli stessi protagonisti, passando di bocca in bocca e diventando pubblica prima che fosse comunicata ai diretti interessati, ossia ai sindaci dei Comuni consorziati: Giovanni Scarpellini, da 17 anni alla guida del Consorzio Polizia Locale Nord Est Vicentino (in breve Nevi), lascia a fine anno il timone della sua “creatura” e se ne va in anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto, nel 2027.
57 anni, di Bagno di Romagna (provincia di Forlì Cesena), due lauree (una in scienza dell’amministrazione e l’altra in giurisprudenza), una personalità forte e decisa, Scarpellini dopo una carriera di 21 anni nell’Arma dei Carabinieri (si è congedato nel 2006 da comandante della Compagnia di Thiene, con i gradi di capitano) è attualmente il direttore/comandante non solo del Consorzio Nevi di Thiene (che gestisce la sicurezza per conto di 17 Comuni più altri 10 di convenzionati), ma anche del Consorzio di Polizia locale Alto Vicentino di Schio. Nel primo ruolo, che ricopre dal 2006, ha creato un vero e proprio modello organizzativo e operativo, portando nella polizia locale tutto il know how acquisito durante gli anni nell’Arma, “un modello unico a livello nazionale”, spiega lui stesso, che dopo Thiene ha replicato a Schio e che gli è stato chiesto di esportare anche a Marostica e prima a Bassano (dove però per motivi diversi l’intento non si è concretizzato).
Una partenza non indolore, la sua, né per quanto costruito in questi anni, né per le modalità con cui si sta concretizzando. Alla base della decisione, racconta al telefono dopo una iniziale ritrosia a parlare, la “voglia di cambiare” e la convinzione – dice – che la polizia locale sia chiamata troppe volte sul territorio a fare le veci delle altre forze di polizia. Va detto che un ruolo attivo anche nei compiti solitamente spettanti alle altre forze dell’ordine (ad esempio l’attività anti-spaccio e il controllo del territorio) è stata un’attitudine che il comandate della polizia locale nell’Alto Vicentino ha sempre voluto esercitare, ma rispetto alla quale rivendica “un ruolo complementare e non sostitutivo”.
L’incontro con le minoranze
Sulla situazione della polizia locale nel thienese lo scorso 25 settembre, dopo essere stato autorizzato dal sindaco e presidente del consorzio Giampi Michelusi, Scarpellini ha redatto una relazione che, su loro richiesta, è stata messa a disposizione delle minoranze del consiglio comunale thienese. Dati locali e della Prefettura: “Non si può dire che tutto vada bene e io non so più come dirlo a chi di dovere” commenta. Carenze di organico, richieste di sopperire a mancanze di altre forze dell’ordine: questa sarebbe la situazione nel thienese. “La polizia locale – aggiunge Scarpellini – si colloca dentro a un sistema di sicurezza che va garantito dallo Stato centrale, per questo più volte è stata chiesta anche l’istituzione di un Commissariato di Polizia a Schio”.
La reazione di Michelusi
Si dichiara tranquillo ma dispiaciuto il sindaco di Thiene Giampi Michelusi, che racconta di aver appreso delle dimissioni dello storico comandante della Polizia Locale in modo inconsueto – via social – e che spiega come al netto di un chiacchiericcio di sottobosco più teso a confondere le acque e creare solchi che a fare chiarezza, i suoi pensieri siano molto chiari e in buona misura già più volte condivisi pubblicamente: “Riconosco senza riserve la competenza e la disponibilità con cui il comandante Scarpellini ha diretto dal 2006 il Consorzio di Polizia Locale di Thiene – argomenta con una nota scritta il primo cittadino – e a tal proposito devo ricordare come, fin dal mio insediamento, poco più di un anno fa, io abbia cercato ed instaurato con tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio un ottimo rapporto di altissima collaborazione”.
“Non posso che ringraziare a questo fine, oltre per l’appunto la Polizia Locale, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polfer e la Polizia di Stato per le operazioni congiunte volte al costante e attento monitoraggio del territorio con controlli tempestivi e mirati, al fine di garantire il più alto livello di sicurezza e legalità in città, come peraltro emerso in occasione dello specifico Comitato per l’ordine e la sicurezza del 30 agosto al cospetto del Prefetto di Vicenza. È peraltro noto come sia rimasta purtroppo inascoltata la richiesta congiunta dei comuni di Thiene, di Schio e di Valdagno, risalente ad alcuni anni fa e più volte reiterata, di poter avere sul territorio un presidio di Polizia di Stato, a supporto dell’ineccepibile lavoro già svolto dalle forze dell’ordine presenti”.
Considerazioni che cercano di planare a volo di elicottero sopra una polemica definita “inspiegabile”, col primo cittadino (in carica dal giugno 2022) a ricordare che il tema di usare la polizia locale per “far cassa” non è mai esistito e che, semmai, Thiene come ogni altro comune ha un capitolo in entrata dove vengono considerate quelle contravvenzioni che sono un introito per l’ente, monitorato, sempre per logiche di rispetto del bilancio, più dai funzionari che dalla politica. Questo in una città dove non esistono gli ausiliari del traffico e sinora non c’è stata la sensazione di un cittadino vessato da multe in qualche modo “ordinate”.
“Mi rammarico e sono rimasto francamente stupito – si amareggia Michelusi – di aver appreso prima da una pagina su un social network e poi dalla stampa l’intenzione del comandante Scarpellini di lasciare il comando del Consorzio di Polizia Locale di Thiene: la scelta di rivolgersi alla stampa, anziché al Consiglio di amministrazione del Consorzio, infatti appare quantomeno singolare. Peraltro, il comandante Scarpellini è un lavoratore dipendente che ha tutto il diritto di fare le scelte professionali che ritiene opportune, quali che siano le motivazioni reali della scelta di lasciare il comando del Consorzio, anche se ulteriori e diverse da quelle relative alle difficoltà organizzative lamentate”.
Le reazioni in via Rasa
Stamattina, quando la notizia è rimbalzata dai media nella sede della polizia locale di via Rasa a Thiene erano parecchi i volti preoccupati e Scarpellini è stato chiamato da parecchi sindaci del territorio, sconcertati e dispiaciuti dalla notizia ma anche dal modo in cui ne sono venuti a conoscenza.
Intanto, domani sera è in programma proprio sulla questione un’assemblea dei sindaci del Consorzio Nevi, in un ultimo estremo tentativo di rimediare. Ma, come dice a microfoni spenti un sindaco, “gli interventi vanno fatti prima che il sistema sia in ebollizione, quando c’è ancora il tempo per tornare indietro”. Ma qui il tempo sembra non esserci più e probabilmente la questione della situazione della polizia locale potrebbe non essere la sola molla che ha portato Giovanni Scarpellini a prendere una decisione così drastica.
(articolo in collaborazione con Mariagrazia Bonollo)