Una teglia, stoccafisso e polenta: la ricetta del Bacalà alla Vicentina diventa un francobollo
E’ la prima volta che accade per una ricetta: il primo marzo, anniversario dei 30 anni della fondazione della Confraternita del Bacalà alla Vicentina, verrà emesso un francobollo dedicato a questo piatto della tradizione berica.
Il bacalà comparirà infatti su un francobollo da 0,95 euro e sarà il primo valore bollato dedicato ad una ricetta tipica della tradizione italiana. L’emissione filatelica delle Poste con annullo speciale sarà eseguita in contemporanea nell’ufficio delle Poste centrali di Vicenza in piazza Garibaldi e all’ufficio postale di Sandrigo, aperto in via eccezionale fino alle 20. Un secondo annullo speciale è previsto durante la Festa del Bacalà alla Vicentina, in programma il prossimo settembre. Il francobollo raffigura una pentola di terracotta con il bacalà alla vicentina, affiancata da alcuni pezzi di stoccafisso e una forma di polenta.
L’eccezionalità dell’emissione del francobollo dedicato al piatto della tradizione vicentina è confermata dalla difficoltà di superare un particolare iter previsto per l’emissione speciale di valori bollati. A fine 2015 è stata presentata l’istanza al Ministero dello Sviluppo Economico a firma del presidente della Confraternita Luciano Righi che per la redazione si è avvalso della preziosa collaborazione dell’Unione Filatelica e Numismatica Vicentina, guidata dal presidente Luigi Luscia. La domanda ha, poi, seguito una complessa istruttoria, terminata con esito positivo: il francobollo ordinario dedicato al bacala alla vicentina è stato inserito nel programma di emissione delle carte – valori postali per l’anno 2017, autorizzato con decreto ministeriale emanato dal ministero dello sviluppo economico, il 14 novembre 2016. Le emissioni per l’anno in corso sono in tutto 31. “Ogni anno riceviamo circa 500 richieste di emissione di francobolli – spiega Pietro La Bruna, responsabile nazionale Filatelia di Poste Italiane -, il fatto che il bacalà alla Vicentina sia rientrato nella ristretta cerchia di quelli che poi vengono effettivamente emessi significa che è stato riconosciuto il grande rilievo di questa specialità gastronomica. Attraverso i francobolli scopriamo davvero le eccellenze del nostro Paese e sta ora anche ai vicentini, utilizzando questo valore bollato, contribuire a divulgare questo loro straordinario prodotto”.
La ricetta del bacalà alla vicentina dal 1987 viene difesa dalla Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, fondata 30 anni fa da Michele Benetazzo per tutelare la tradizione e promuovere il baccalà nel mondo. “Siamo onorati di aver chiesto ed ottenuto dal ministero dello Sviluppo Economico l’emissione di questo francobollo, che gratifica il lavoro intenso della Confraternita del Bacalà alla Vicentina profuso nella promozione del nostro piatto tipico, ma che rappresenta anche motivo di orgoglio per tutti i vicentini – commenta Righi –. Va ricordato come l’enogastronomia sia oggi un grande volano turistico e culturale del territorio, dunque penso che la curiosità certamente suscitata da questo francobollo rappresenti anche un’ulteriore straordinaria opportunità per far conoscere la nostra città e la nostra provincia. L’emissione del francobollo è solo il primo di un calendario di iniziative e manifestazioni per celebrare il 30esimo anniversario di fondazione della Confraternita.
“Si tratta di una bella ricorrenza per la Confraternita del Bacalà, che ha un ruolo molto importante in città e nell’intera provincia – conferma l’assessore alla semplificazione e innovazione tecnologica del Comune di Vicenza Filippo Zanetti – in quanto custode non solo della ricetta originale del bacalà alla vicentina, ma di una importante tradizione. La ricetta del bacalà nasce, infatti, dal viaggio del mercante Pietro Querini, e, in particolare da un suo incidente, il naufragio nell’Atlantico”. Mentre il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti ricorda gli illustri vicentini che parlarono del piatto “principe”: “Questo sarà il primo francobollo delle Poste italiane dedicato ad una ricetta in cui ‘bolle, a fuoco lento, una civiltà raffinata’ per dirla con Guido Piovene, il Bacalà alla Vicentina, con una C sola, avrebbe corretto Virgilio Scapin – afferma -. E’ un grande risultato, frutto del lavoro di molti e per il quale ho dato il mio contributo. Mi auguro che nessuno s’adombri pensando che anche altre ricette avrebbero meritato un francobollo celebrativo: spero, anzi, che si inauguri una tradizione filatelica tesa a valorizzare l’enogastronomia e le ricette locali che, seppur con nomi dialettali, sanno farsi apprezzare in tutto il mondo. Anche così si difende un patrimonio frutto della sapienza popolare”.