Uova al Fipronil, l’occhio della Regione nei centri di imballaggio e lavorazione: controlli al via
La giunta regionale ha disposto l’avvio di un piano di controlli a campione sugli stabilimenti di imballaggio e di trasformazione delle uova presenti nel territorio veneto, in relazione alla presenza nelle uova di Fipronil (antiparassitario per cani e gatti, il cui utilizzo è vietato nella catena alimentare umana) rilevata in alcuni paesi europei. I controlli, affidati ai Servizi di Igiene alimenti di origine animale delle Ulss, sono intensificati nelle tre province dove le attività di avicoltura sono più presenti: Rovigo, Verona e Vicenza.
Gli interventi di controllo, organizzati secondo il piano e le modalità predisposte dal ministero per la Salute, hanno scopo precauzionale, al fine di garantire la salubrità delle uova e del pollame prodotti e distribuiti in Italia e la salute dei consumatori. “Il piano di controlli interesserà il 20 per cento dei 41 centri di imballaggio attivi in Veneto, e tutti i nove stabilimenti di trasformazione presenti – informano gli assessori alla Sanità e all’Agricoltura della Regione Veneto -. Sulla base degli esiti di questa prima fase di campionamento, si valuterà se predisporre uno specifico piano di controllo regionale anche sugli allevamenti, tenendo contro dell’evoluzione della situazione epidemiologica dell’influenza aviaria”.
L’emergenza per il Fipronil nelle uova prende le mosse in alcuni paesi europei, in particolare Belgio e Olanda, nei cui allevamenti di galline ovaiole risultano essere stati effettuati trattamenti di disinfezione con l’impiego di sostanze, quali il Dega 16, addizionato illecitamente con il Fipronil, insetticida non autorizzato per gli animali di produzione alimentare, perché nocivo per l’uomo. Non si può escludere in via assoluta che trattamenti analoghi possano esser avvenuti anche negli allevamenti italiani – osserva la nota con cui il ministero per la Salute sollecita piani di controllo regionali – visto che le autorità del Belgio in un primo momento avevano sostenuto che il disinfettante addizionato con Fipronil era stato commercializzato anche in Italia, salvo poi smentirlo successivamente. “Da parte della Regione Veneto – sottolineano i due assessori responsabili della sicurezza alimentare e animale – c’è la massima collaborazione all’operazione di controllo dei lotti, al fine di dare tranquillità ai consumatori e agli allevatori, certi che avremo dalla nostra i produttori e tutti gli operatori della filiera avicola regionale. Ben venga l’indagine precauzionale a campione in tutte le fasi di raccolta e lavorazione delle uova al fine di certificare l’assenza di ogni tipo di contaminazione su uova, pollame e tutti gli ovoderivati”.