Vielmo, gli ottomila e i vini di alta quota: serata pro-Amatrice a Villa Godi Malinverni
Una serata di racconti e vini d’alta quota: è un appuntamento con buon cibo, buon bere e con un protagonista d’eccezione dell’alpinismo mondiale quello in programma giovedì sera a villa Godi Malinverni di Lugo di Vicenza. Organizzata dalla onlus Vinus – un gruppo per bene di Thiene, prevede la partecipazione straordinaria dell’alpinista di Lonigo Mario Vielmo, l’uomo degli ottomila, e avrà come protagonisti una serie di vini straordinari ottenuti in condizioni estreme e per questo davvero e unici.
Il fine della serata, che L’Eco Vicentino ha sposato, è nobile: raccogliere fondi in favore di Amatrice, colpita dal terremoto del 24 agosto scorso. Il ricavato sarà consegnato direttamente nelle mani del sindaco di Amatrice.
L’occasione è insomma ghiotta per molti motivi: per l’intento solidale, per la cornice della serata (la prima villa di Andrea Palladio), per l’incontro con uno straordinario uomo e alpinista e per scoprire e degustare vini provenienti dalla cosiddetta “viticultura eroica”. Le degustazioni saranno infatti un vero e proprio “Giro d’Italia” in quota (fino a 1250 metri sul livello del mare): dalla Val d’Aosta alle terre vulcaniche dell’Etna. Il menu stesso è stato “cucito” addosso a questi vini unici dagli esperti di Vinus ed elaborato dallo chef di Villa Godi Malinverni: dal risotto mantecato zucca e capesante al petto d’anitra laccato all’arancio con polentina morbida, fino al dolce: bussolà con zabaione e punta di liquirizia. Durante la serata sarà possibile anche visitare gratuitamente la villa e verrà proiettata un’anticipazione dell’ultimo film-documentario di Mario Vielmo “Himayalan Last Day”. La cena di gala sarà allestita presso la Sala della Pinacoteca. La prenotazione è obbligatoria con le modalità rintracciabili sulla pagina Facebook di Vinus.
“I vini estremi sono vini eroici, figli della fatica, del sudore, della laboriosità dell’uomo; sono prodotti in zone spesso sconosciute, geograficamente impervie, con uve talvolta coltivate in minuscoli fazzoletti di terra strappati alla montagna, alle rocce, al mare. Dal Trentino-Alto Adige alla Sardegna, dalla Valle d’Aosta all’isola di Pantelleria, dalla Valtellina alla Costiera Amalfitana, dalla Riviera di Ponente alla Costa Viola, dalle Cinque Terre alle pendici dell’Etna, l’antica Enotria vanta una miriade di vitigni che sono sopravvissuti alle guerre, alle pestilenze, al flagello della fillossera” spiega Stefano Bertuol, animatore di Vinus. “Sono vitigni che, grazie alla tenacia e alla passione di alcuni piccoli-grandi vignaioli, sono stati strappati all’oblio e che ancor oggi sono in grado di regalarci dei vini straordinari. Vini carichi di storia e di suggestioni, vini rari e preziosi che si fanno apprezzare da quanti amano i vini autentici, in contrapposizione ai vini-fotocopia che oggi imperversano in ogni angolo del pianeta”.
L’Associazione Vinus – Un gruppo per bene onlus nasce con lo scopo di unire la promozione di una vera cultura eno-gastronomica e dei prodotti locali al desiderio di fare qualcosa per gli altri. Istituzionalmente sostiene l’attività della scuola Saint Catherine Pre-Primary School di Lakka, in Sierra Leone, fondata da Maria Teresa Nardello, insegnante di Schio, che si occupa dell’istruzione dei minorenni con problemi di disagio economico, sociale e fisico. L’associazione poi, nei singoli eventi sostiene anche altre iniziative (in questo caso, appunto, le popolazioni vittime del terremoto in Centro Italia).