Addio a Pietro Fabris, una vita per la politica, per Bassano e i bassanesi
E’ stato senatore e sindaco di Bassano: è lutto oggi nella città ai piedi del massiccio del Grappa per la morte di Pietro Fabris, “uno dei politici più significativi della storia bassanese”, come lo ha definito il presidente della Provincia di Vicenza, Francesco Rucco.
Fabris, nato il 16 novembre 1934, aveva 87 anni.
“La scomparsa di Pietro Fabris, il Senatore Fabris – commenta la sindaca Elena Pavan – ci addolora profondamente perché ci lascia una persona saggia, autorevole, prodiga di consigli particolarmente preziosi, sia per la sua lunga esperienza politica che per la conoscenza e l’amore per la sua e nostra città. A Bassano, a Venezia, a Roma, in ogni luogo che lo ha visto rappresentare il nostro territorio e nelle tante associazioni in cui si è impegnato, ha saputo coniugare sapere e pragmatismo. Sempre disponibile all’ascolto di tutti, fautore di progetti che hanno contribuito a delineare la comunità che siamo oggi e a tramandarne la storia, lascia un esempio unico di impegno civico. Il suo ricordo si accompagni alla nostra gratitudine. Ci mancherà. Alla sua famiglia il cordoglio e la vicinanza di tutta la città.
“Pietro Fabris – commenta il presidente della Provincia e sindaco di Vicenza, Francesco Rucco – è di certo uno dei politici più significativi della storia bassanese. Ha dedicato un’intera vita alla politica e al servizio del suo territorio impegnandosi in tutti i livelli di governo, da quello comunale a quello nazionale passando per il regionale. E’ stato sindaco, consigliere e assessore regionale e, per tre legislature, è stato senatore eletto nel collegio uninominale che fino al 2001 ha assicurato la presenza di un bassanese al Senato”.
“Pietro Fabris era un bassanese doc – continua Rucco -, legato profondamente alla sua terra, impegnato non solo in politica, ma anche nel sociale fino all’ultimo. Lucido fino alla fine, non ha mai smesso di interessarsi alle vicende della sua città, tanto da rappresentare per tanti anni una voce autorevole a cui dare ascolto. A guidarlo è stata la passione per la politica, per quella Democrazia Cristiana che nel collegio elettorale di Bassano è riuscita a raccogliere anche oltre l’80% dei consensi. La politica intesa come servizio, custode di valori e di tradizioni, ma con la capacità di guardare avanti con lungimiranza, riservando un’attenzione particolare al territorio bassanese che tanto amava. Pietro Fabris è stato un esempio di politica tra la gente, senza mai dimenticare le origini e il contatto con i concittadini e le loro esigenze. Una politica di cui abbiamo ancora tanto bisogno”.
Lo ricorda anche il vicepresidente del Consiglio Regionale Veneto, il bassanese Nicola Finco: “E’ stato, per me, un modello di buona politica: ha lasciato il segno sul territorio bassanese e non solo, attivo nel mondo del volontariato fino a quando gli è stato possibile. Negli anni ’70 fu eletto consigliere regionale. Si occupò di sanità nel periodo in cui si decise la costruzione del nuovo ospedale di Bassano. Divenne poi assessore regionale, prima con delega ai trasporti, case e torbiere, poi all’urbanistica e all’ecologia. Rivestì anche la carica di Presidente della Commissione salvaguardia di Venezia. Nel 1987 fu eletto Senatore della Repubblica per il collegio di Bassano, assegnato alla Commissione ambiente. E successivamente Vice Presidente della Commissione lavori pubblici, trasporti e telecomunicazioni. Nel 1996, Fabris rinunciò a ricandidarsi e si dedicò al volontariato seguendo diverse iniziative benefiche. Giusto per ricordarne qualcuna: dal 2000 al 2009 si è impegnato come presidente della casa di riposo I.S.A.C.C. Colbacchini ed è stato presidente del Rotary Club Bassano Castelli. Per diversi anni si è occupato del Comitato per la Storia di Bassano. È una figura che ha lasciato un segno molto positivo, ritengo sia ora compito nostro, della città di Bassano, ricordarlo dedicandogli un’iniziativa”.