Addio a Sergio Los, pilastro dell’architettura sostenibile. Suo il primo edificio bioclimatico costruito in Italia

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E’ mancato all’età di 90 anni Sergio Los, pioniere dell’architettura sostenibile e d’avanguardia in Italia, pensatore critico e assistente del maestro Carlo Scarpa dal 1964 al 1971, col quale collaborò alla realizzazione di oltre una quindicina di progetti. Un grande, dedito al lavoro fino ad anni recenti, era nato a Marostica nel 1934, ma risiedeva a Bassano del Grappa dove si è spento dopo qualche mese travagliato.

Dai primi anni Sessanta conduce la propria attività professionale a Venezia – dove si era laureato – e Padova. Nel 1982 fonda, insieme a Natasha Pulitzer poi divenuta compagna di vita, “Synergia”, studio di progettazione impegnato nell’architettura multiscala, edilizia e urbana, nella ricerca, nella formazione, nell’organizzazione di eventi, con sedi a Venezia, Padova, Milano, Vicenza e appunto Bassano del Grappa. Nel 1969 riceve a Bruxelles il XIII PLEA International Award, per avere “perseguito l’integrazione tra l’arte e la scienza dell’architettura nella progettazione, nella didattica e nella ricerca”. Nel 1998 ottiene a Firenze il “Pioneer Award” dal WREN per i contributi nel campo delle energie rinnovabili: nel 2000, il SAIE di Bologna gli dedica una sezione della mostra “Costruire Sostenibile” mentre è nel 2003 che riceve, stavolta a Berlino, il Premio Europeo Eurosolar alla carriera. Tanti i progetti di pregio seguiti da Los, fra tutti la scuola materna di Crosara nel 1973, primo edificio bioclimatico costruito in Italia, l’Ecovillaggio Solare di Jacopo Fo in Umbria tra il 2008 e il 2013 ed un insediamento per poveri a Cape Town in Sud Africa l’anno seguente.

“La comunità degli architetti – ha dichiarato Lisa Borinato, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Vicenza -è consapevole di come Los sia stato capace di donare ai professionisti di oggi gli strumenti teorici e pratici per una buona architettura, con una visione privilegiata su questa regione. Un uomo libero nel pensiero e sincero e schietto nel confronto”. Lunedì, alle 15, nella chiesa di San Francesco a Bassano, la celebrazione dei funerali del noto architetto: “Riscoprire il senso di città e paesaggi come linguaggi civici – scriveva Los in una delle sue ultime e lungimiranti pubblicazioni – è fondamentale per arrestare i disastri ecologici, sociali ed economici che ci conducono alla sesta estinzione”