Al Pala Bassano Jesus Christ Superstar, il mito del rock che non tramonta mai
È il titolo che ha cambiato la storia del Rock e da sempre fa della “Resurrezione” il suo tema più controverso. Non poteva che assumere un valore altamente simbolico in questa fase di “ripartenza” dopo la tanto attesa apertura a capienza piena, una sorta di “Resurezione del Teatro dal vivo” dopo due anni di restrizioni e privazioni. Dal palco del Teatro Sistina di Roma prenderà il via a Pasqua 2022 il tour del celebre “Jesus Christ Superstar“, opera di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice nella memorabile versione firmata da Massimo Romeo Piparo, un grande allestimento in lingua inglese con orchestra dal vivo.
La storica edizione italiana dell’opera rock più amata di tutti i tempi, in scena dal 1994, già premiata durante il suo tour Europeo con il Musical World Award, farà tappa al Pala Bassano 2 di Bassano del Grappa il 6 maggio (inizio ore 21), grazie a DuePunti Eventi. Emerge, in uno spettacolo in lingua originale e interpretato interamente dal vivo, l’indiscutibile eccellenza artistica del cast, primo fra tutti Ted Neeley, l’indimenticabile protagonista dello storico film di Norman Jewison del 1973 che ha dato una impronta mitica e indelebile al ruolo di Gesù.
Un ritorno alle emozioni vere, all’impatto musicale travolgente e alla meditazione laica e spirituale, dopo il deserto culturale lasciato dalla pandemia, per il quale la PeepArrow Entertainment sceglie uno dei “gioielli di famiglia” del proprio palmares, uno spettacolo che racconta la forza rivoluzionaria di una storia che non solo non invecchia ma è anche capace con il suo messaggio di spiritualità e coraggio di raggiungere spettatori di tutte le età.
La figura-simbolo del Gesù-Uomo, raccontata attraverso lo sguardo critico e tormentato di Giuda, diventa emblema delle contraddizioni dell’esistenza umana ma anche della complessità dei nostri tempi.
“Leggendo i Vangeli sembra quasi scontato che il sottofondo musicale debba essere Rock. Che l’ambientazione più adatta sia un deserto con alcuni elementi architettonici statici e animati dalla sola potenza della musica. Che l’epoca più giusta per la loro rappresentazione siano gli anni ’70 – scrive Massimo Romeo Piparo – Eppure prima di Jesus Christ Superstar non era così. Ecco perché l’Opera di Webber e Rice è entrata nel Mito. E quel Mito non va assolutamente dissacrato, re-interpretato, elaborato: va rispettato, omaggiato, celebrato”.
Paolo Tedeschi