Ancora bocconi avvelenati: morti un cane e 4 gatti. La denuncia di Lav da Bassano
Tre diverse località dell’area di Bassano del Grappa e dintorni, due differenti tipologie di polpette preparate con carne e veleno, un solo denominatore comune: la malvagità disumana degli assassini di animali, probabilmente più di uno, che stanno dietro alla morte di un cane e almeno quattro gatti in pochi giorni.
Periti dopo atroci sofferenze originate dall’apparato digestivo per aver ingerito degli impasti letali, spesso bocconcini lasciati ai margini di strade e sentieri che inevitabilmente attirano la golosità di qualsiasi animale, selvatico o domestico che sia.
A denunciare le vittime recenti per probabile avvelenamento è l’associazione animalista Lav di Bassano del Grappa, dopo aver raccolto informazioni ed elementi utili a Nove, in località Rubbio (tra Bassano e Lusiana Conco) e, appena fuori dai confini tra Vicentino e Trevigiano a Borso del Grappa. Il timore, più che fondato, è che a morire in conseguenza di questi atti criminali – si tratta di reati penali – siano decine di esemplari, prima della bonifica delle aree oggetto del rilascio dei veleni a cui si sono dedicati i volontari animalisti.
Zone di campagna ma anche di collina e nelle vicinanze di centri abitati nei casi riscontrati e perfino nelle vicinanze delle scuole, in passato, come più volte denunciato. “I bocconi avvelenati sparsi sul territorio di Borso del Grappa – scrive Lav Bassano in una comunicato rivolto sia ai sindaci che ai media locali – hanno provocato il decesso di gatti in prossimità di via Chiesure zona circostante. A Rubbio la scoperta di polpette contenenti veleno è stata fatta da una persona che passeggiava con il proprio cane: ha ingerito uno dei bocconi e ha cominciato a stare male. L’animale è stato portato subito dal veterinario ma qualche giorno dopo è morto. A Nove sono stati rinvenuti qualche giorno fa bocconi avvelenati sotto il calvalcavia del Ponte di Cartigliano”.
La denuncia di questi fatti orribili alle forze dell’ordine, la richiesta di vigilanze ai membri delle amministrazioni comunali locali e l’avvertimento ai proprietari di animali costituiscono le ragioni principali della diffusione della notizia da parte di Lav. Nella speranza, questo è evidente, di fermare la mano degli avvelenatori e non assistere inermi ad altre morti. Delle analisi saranno effettuate sui campioni raccolti per comprendere quale miscela di veleno – probabilmente topicida – sia stata utilizzata.
“Non potremmo mai sapere quanti animali hanno perso la vita tra dolori e sofferenze causate dal veleno. Questi episodi sono frutto di menti criminali e disturbate che non hanno rispetto per nessuna vita, ricordiamo che alcuni anni fa tali bocconi vennero sparsi, sempre a Borso, in una zona adiacente alle scuole elementari: perfino un bambino avrebbe potuto raccoglierli. Facciamo presente che esiste l’Ordinanza del Ministero della Salute “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” che prevede la bonifica dell’area dove sono rinvenuti i bocconi e l’affissione di apposita cartellonistica; ricordiamo ai cittadini che perché venga applicata tale norma bisogna chiamare i vigili o le autorità competenti, e se malauguratamente se un animale viene avvelenato, il veterinario che se ne prenderà cura dovrà , per Legge, segnalare alle autorità l’episodio. Ringraziamo i Sindaci che hanno raccolto le nostre segnalazioni e siamo sicuri che con la loro sensibilità vigileranno sul territorio affinché questi orrendi episodi non accadano più”.