Carabinieri sventano mega rissa in Prato Santa Caterina fra adolescenti. Città sconcertata
Il raduno fra teenagers per vedere due che si “menavano” in pieno centro a Vicenza di sabato pomeriggio, ha avuto una replica ancora più pesante a Bassano. Lo scenario è più o meno lo stesso: un sabato pomeriggio di struscio con il centro storico affollato di persone e centinaia di ragazzini che si danno appuntamento con un tam tam via whatsapp e sui social per ritrovarsi non certo con finalità edificanti.
Si è sfiorata infatti una grande rissa in prato Santa Caterina nella città del Grappa sabato scorso nel pomeriggio. A darsi appuntamento, ben 300 minorenni, che si sarebbero ritrovati per picchiarsi (e per guardare) al fine, probabilmente, di individuare fra loro chi dovevano essere i capi delle diverse bande.
Per fortuna sul posto sono intervenuti i carabinieri con numerose pattuglie, a cui si sono aggiunte quelle della polizia e dei vigili. Un’ottantina i giovani individuati e portati in caserma, quasi tutti provenienti anche da Cittadella, Castelfranco e Vicenza.
Alle forze dell’ordine, con un ringraziamento per l’azione preventiva, lo ha rivolto l’assessore alla sicurezza di Bassano, Angelo Vernillo: “Il pronto intervento ha evitato l’inizio di qualsiasi rissa o altro perché in quel caso sarebbero evidentemente scattati gli arresti. Una amara considerazione su questi ragazzi: davvero non avevano niente di meglio da fare? E dove sono i genitori, i parenti, i vicini di casa? Se avessero impiegato il loro tempo per andare a visitare la mostra di Robert Capa forse potrebbero capire quanto fortunati sono a vivere un periodo di pace o se avessero solo guardato ai ragazzi del ’99 ricordati là vicino al loro ritrovo’ avrebbero potuto forse capire che alla loro età solo cento anni fa si moriva per una guerra crudele. Queste non sono bravate … e come tale dobbiamo trattarle. Con fermezza ed intelligenza come ben hanno fatto le forze dell’ordine che grazie alla collaborazione esistente in città hanno reso questo ulteriore positivo servizio di sicurezza”. E mentre tutta la città si interroga sull’episodio, il preside del liceo Brocchi e dell’istituto tecnico agrario, Gianni Zen, annuncia un’indagine interna per andare a fondo sui moti del raduno.