Due incendi in pizzerie in meno di due ore: forti sospetti su una stessa mano dolosa
Due incendi in altrettante pizzerie dell’area bassanese all’alba di stamattina, che fanno capo ad un unico proprietario. A Cassola e a Rosà, spenti dai pompieri e con un bilancio di danni ingenti – da quantificare – ma almeno senza riscontri di persone ferite o intossicate. Sono forti i sospetti sull’ipotesi che a causarli possa essere stata una stessa mano. Dolosa. Carabinieri subito impegnati nelle indagini dal primo mattino di mercoledì, in attesa di conoscere dai tecnici del vigili del fuoco dettagli sulle modalità d’innesco.
In un caso, secondo quanto riportato in fatti di cronaca recente, c’era stato un precedente tentativo recente di appiccare il fuoco da parte di un piromane, scacciato dalle urla di una residente in un appartamento sopra la Pizzeria da Cuti, che si trova a Cassola in via Papa Giovanni XXIII.
Allarme per l’incendio – il secondo della giornata – scattato in questo luogo alle 6.50, con i pompieri volontari di Thiene, di rientro dal primo intervento, a dar man forte ai proprietari del locale di ristorazione che avevano spento in parte le fiamme utilizzando degli estintori. Rilevati danni agli arredi, limitati allo spazio esterno. Gli operatori hanno si sono occupati di focolai residui e della messa in sicurezza del luogo, in attesa delle forze dell’ordine.
Paiono più ingenti i danni provocati dalle fiamme sviluppatesi a Rosà in via Mazzini, lungo la strada statale 47 della Valsugana. Qui il rogo si è alimentato all’interno, con chiamata di segnalazione giunta alle 5.10, dunque ancora a notte fonda. I vigili del fuoco arrivati a Rosà dal distaccamento di Bassano del Grappa, Cittadella e da quello di Thiene con 3 autopompe e 2 autobotti, hanno spento le fiamme evitando un incendio generalizzato alla struttura. Bruciato il bancone del bar e parte dell’arredamento della pizzeria. Danni da fumo a tutto il locale.
Le cause di entrambi gli incendi sono al vaglio del nucleo specializzato di investigatori Niat (Nucleo Investigativo Antincendio Territoriale) dei vigili del fuoco, impegnati in queste ore nei sopralluoghi fondamentali per acquisire elementi utili a spiegare le cause dei due roghi che, per circostanze, prossimità e tempistiche, sembrerebbero di origini dolose con il timore che si nasconda dietro questi episodi un tentativo di estorsione o comunque qualcosa di grave da chiarire, come intendono fare i Carabinieri della Compagnia di Bassano del Grappa.