Cgil in lutto per la perdita di Fabiola Carletto, dirigente sindacale. Era in pensione da poco
A toglierle l’ultimo respiro è stata la terribile pandemia che attanaglia il mondo intero, ma era malata da tempo Fabiola Carletto, morta a soli 59 anni di età all’ospedale di Santorso. Giovedì noitte la donna è spirata in uno dei quattro reparti Covid riconvertiti nel polo altovicentino, dove era stata trasferita da alcuni giorni da Bassano visto l’aggravarsi di un quadro clinico complicato.
A piangerla insieme ai familiari, il marito Paolo e il figlio Mattia e in particolare, sono gli associati della Cgil vicentina, sigla sindacale per la quale Fabiola aveva lavorato a lungo. Prima come componente del consiglio provinciale e poi un incarico di responsabilità che aveva svolto con passione riconosciuta, per l’area di Bassano del Grappa.
In tanti, già da ieri, la ricordano con affetto e portandola ad esempio di impegno sul piano sociale e sindacale, a difesa delle fasce più fragili, le donne come lei in prima istanza. Per circa 35 anni ha abbracciato i principi e i valore della Confederazione, entrandone in seno e assumendo nel corso dei decenni incarichi di rilievo: segretaria del sindacato bassanese e responsabile della Camera del Lavoro di Bassano e Marostica. Aveva molto a cuore il valore della Resistenza, a cui aveva dedicato molto del suo tempo e della sua passione politica, entrando a far parte dell’Anpi e partecipando ad ogni commemorazione storica ed evento culturale che avesse la storia dei partigiani e il loro ricordo come tema. Nemmeno il grave male emerso già da tempo, senza via d’uscita e che l’aveva debilitata negli ultimi mesi, ha fatto arretrare la sua militanza e l’impegno per migliorare le condizioni dei lavoratori e tenere viva l’attenzione sui principi fondanti che giustificavano tanta abnegazione.
In occasione delle celebrazioni in tono minore per la festa dello scorso della Liberazione 25 aprile 2020, così aveva scritto la stessa dirigente in uno stralcio di una lettera diretta agli associati della zona bassanesi. “Restiamo a casa, perché vogliamo dare il nostro contributo affinché il coronavirus sia sconfitto presto. Ma i valori non temono il virus e rimangono nel tempo: sono i valori dell’Antifascismo, della Resistenza, della dignità del lavoro, della solidarietà. Sono quei valori che non si cancellano nella Costituzione italiana”.
“La Cgil vicentina perde una significativa ex dirigente sindacale provinciale – l’ha così ricordata il segretario generale Giampaolo Zanni -, combattiva e mai doma, ed io perdo una compagna con la quale ho condiviso un pezzo importante di esperienza sindacale. Ha sempre combattuto per le lavoratrici, i migranti e in generale le persone più fragili della nostra società. Con lei perdiamo un pezzo della nostra storia e soprattutto una persona con tanta grinta che ha sempre creduto nella giustizia sociale e nella solidarietà”. Il funerale si terrà martedì mattina alle 10 nella chiesa parrocchiale di Santa Croce, a Bassano.