Inaugurato l’impianto di pompaggio “dei quattro Comuni”: 70 km di rete ad uso agricolo
Giornata da ricordare di ieri a Colceresa, ma che si estende in realtà agli abitanti dei vicini Comuni di Breganze, Sandrigo e Schiavon, quella coincisa con l’inaugurazione del nuovo impianto di irrigazione a pompaggio di acqua. Si tratta di una rete di distribuzione capillare in parte già messa in funzione nei mesi scorsi e che servirà un’area di 930 ettari, costata 12 milioni di euro erogati per la realizzazione e messa in funzione. Consiste in una sorta di primo step in funzione dell’estensione del servizio ad altri terreni di campagna attraverso “allacciamenti” predisposti per il futuro.
Il taglio del nastro ufficiale è avvenuto nella mattinata di lunedì come da programma già reso noto. Presenti numerosi sindaci vicentini ed altre autorità legate alla gestione del patrimonio idrico e della Regione Veneto. A fare gli “onori” di casa e illustrare il progetto nel suo complesso il presidente del Consorzio, Enzo Sonza ed il direttore Umberto Niceforo.
L’intervento si fonda su una centrale di pompaggio ad alta tecnologia, ubicata a Colceresa, e in una rete tubata a pressione che si dirama nei quattro territori citati utilizzando le acque provenienti dal fiume Brenta tramite già esistenti infrastrutture realizzate nel passato dal Consorzio. I fondi, pari a 12 milioni di euro, provengono dalla Legge 145 del 2018, “fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni e allo sviluppo del Paese”, per il tramite del Ministero dell’Agricoltura. Nella centrale di pompaggio sono state installate una pompa da 80 l/s e cinque pompe da 135 l/s cadauna. Per i futuri ampliamenti dell’impianto sono predisposti alloggiamenti per altre 5 pompe. Le condotte in vetroresina posate, dai diametri 350 a 1000 mm, si estendono per circa 11 km; le condotte in Pvc, dai diametri 315 a 110 mm, per circa 60 km.
In previsione c’è un secondo lotto, che sarà oggetto di un finanziamento a parte, sia in pianura per la zona di Schiavon, sia per servire le zone collinari tra Colceresa e Marostica, sia infine per alimentare ulteriori aree tra Breganze e Sandrigo che sono oggi servite da pozzi oramai obsoleti, sistemi dati ma ancora in funzione che prelevano dalla falda e che verrebbero sostituiti dalla derivazione dal fiume Brenta. Da aggiungere che le linee tubate principali sono appositamente state sovradimensionate per offrire ulteriori possibilità, non irrigue ma ambientali, di ricaricare la falda.
“È con grande soddisfazione – dichiara il presidente Sonza – che l’impianto pluvirriguo è già stato attivato durante la stagione irrigua 2024, frutto di diligente impegno e oseremmo dire anche caparbietà e capacità di non arrendersi nonostante tutte le difficoltà affrontate. La tenacia dell’amministrazione del Consorzio e della sua struttura quindi è stata premiata: il servizio irriguo viene garantito con sistemi di adacquamento moderni, detti “di precisione”, grazie a cui le dotazioni irrigue diventano un terzo rispetto a quelle preesistenti, quindi con notevole risparmio d’acqua. Con il grande caldo di questa estate l’impianto è risultato fondamentale ed apprezzato da tutti coloro che ne hanno già avuto la disponibilità, tanto che anche gli altri utenti chiedono con insistenza al Consorzio il completamento dell’opera (ormai prossimo) e la possibilità di allacciarsi per la prossima stagione 2025”.