Muore in ospedale l’anziano investito sulla rampa del garage di casa
Il pensionato di 88 anni di Colceresa rimasto schiacciato tra un muretto di casa e l’auto di famiglia non ce l’ha fatta. A distanza di 13 giorni da quel drammatico evento accidentale Luigino Negretto, infatti, è spirato all’ospedale San Bassiano, dove i chirurghi bassanesi che lo hanno operato in regime di urgenza erano riusciti a tenerlo in vita nonostante le speranze di salvezza rimanevano legate a un sottile filo di speranza, reciso purtroppo a causa della gravità delle ferite interne riportate.
Un’angoscia che si è protratta a cavallo del passaggio di testimone da un anno all’altro, e che ha stravolto la famiglia Negretto. Nel mattino di quel 29 dicembre – era un martedì – l’anziano era stato travolto per errore dalla vettura guidata dalla moglie, secondo la ricostruzione del Giornale di Vicenza, sulla rampa del garage dell’abitazione.
La tempestività dei soccorsi giunti nella cittadina di recente istituzione aveva permesso di salvare in un primo momento la vita del ferito, per quanto in condizioni disperate, ma la sindrome da schiacciamento aveva provocato lesioni interne forse impossibili da superare per un uomo di questa età avanzata. In ospedale si è fatto tutto il possibile, affrontando un delicatissimo intervento chirurgico, riuscito, che aveva lasciata aperta una finestra dopo l’affido alla terapia intensiva permettendo di stabilizzarlo, chiusa a distanza di una decina di giorni da complicazioni insorte e rivelatesi fatali nel corso del fine settimana.
L’incidente era avvenuto a fine dicembre scorso all’interno del perimetro di proprietà provata della coppia di pensionati, in via Roma, poco lontano dal centro di località Mason. Forse una lastra di ghiaccio scivoloso – si tratta dell’ipotesi più probabile sulla quale stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Bassano del Grappa – o in alternativa un malfunzionamento del veicolo, avrebbe fatto perdere il controllo dell’auto alla guidatrice, che in maniera del tutto non intenzionale ha investito quindi il proprio congiunto che non era ancora salito a bordo.
La donna aveva subito lanciato l’allarme al 118, colta dalla disperazione come facile intuire, soccorrendolo per quanto possibile in attesa dell’ambulanza del Suem. Poi sono venuti i giorni delle preghiere, dell’attesa, e dei contatti quotidiani con il personale dell’ospedale, fino al tragico epilogo di sabato notte. In queste ore sarà resa nota la data delle esequie dello sfortunato anziano vicentino.