Furti e speronamenti: banda di albanesi arrestata a Milano dai carabinieri bassanesi
I carabinieri del Norm della Compagnia di Bassano del Grappa hanno arrestato a Pero (provincia di Milano) una banda di pericolosi criminali albanesi. L’arresto è avvenuto nella notte fra il 4 e il 5 luglio scorsi. A finire in manette Emanuel Macaj di 31 anni, Gentian Kurtilla di 27 e Xhovan Bela di 23, tutti pluripregiudicati. Le indagini sono partite nel febbraio di quest’anno. La sera del 3 febbraio intorno alle ore 20, infatti, la sezione Radiomobile dei carabinieri bassanese era intervenuta, su segnalazione di un cittadino del Quartiere San Vito, che aveva segnalato alcune persone sospette a bordo di un’Audi S5 di grossa cilindrata. In quell’occasione i carabinieri erano riusciti ad intercettare l’auto mentre cercava di allontanarsi ad alta velocità e con manovre pericolosissime, tanto da aver anche speronato l’auto di servizio dei militari, impossibilitati a proseguire l’inseguimento.
Una spregiudicatezza che aveva portato i carabinieri ad iniziare subito una meticolosissima attività d’indagine per risalire agli occupanti del mezzo. L’Audi S5 era risultata così rubata ad Arcore il 4 ottobre dell’anno scorso e le sue targhe rubate a Novate Milanese 22 gennaio di quest’anno. L’auto era stata poi ritrovata a distanza di pochi giorni nel Milanese: un fatto che aveva quindi orientato le indagini nella zona.
Grazie ad un notevole impegno di uomini, mezzi e avanzate tecniche investigative, i militari dell’Arma hanno scoperto finalmente il covo della banda: un box auto proprio a Pero, utilizzato per nascondere le auto rubate, che venivano poi utilizzate per commettere reati. Lo scorso 4 luglio i militari bassanesi hanno quindi organizzato un blitz con la collaborazione dei colleghi delle compagnie di Sesto San Giovanni e Rho: nascosti all’interno dell’edificio che ospita i garage, i carabinieri hanno quindi atteso il rientro dei malviventi e li hanno prontamente bloccati.
I tre sono stato quindi arrestati con una sfilza di accuse: dalla resistenza a pubblico ufficiale e lesioni (alcuni militari sono rimasti infatti feriti lievemente durante le fasi dell’arresto) alla ricettazione di auto e targhe, in quanto sono stati fermati a bordo di una Audi S4 rubata con targhe rubate). Ancora, dovranno rispondere di porto illegale di arma da sparo, in quanto avevano con sé una pistola calibro 7,65 su cui sono in corso accertamenti, e detenzione di droga ai fini di spaccio: nell’auto è stato rinvenuto infatti anche un etto di marijuana. L’elenco delle accuse, infine, comprende anche il possesso ingiustificato di arnesi da scasso.
All’interno dell’auto i carabinieri trovano anche uno scanner per le frequenze delle forze di polizia ed un disturbatore di segnale, a riprova della loro pericolosità e determinazione criminale. A carico di Emanuel Macaj è stata data esecuzione anche ad una ordinanza di custodia cautelare del gip di Busto Arsizio per altri furti, nonché un ripristino di una pena detentiva per essere rientrato in Italia nonostante una recente espulsione. Ulteriori indagini sono in corso per ricollegare i soggetti a eventi criminosi nel nostro territorio e in tutto il Nord Italia.