Donati sette tablet ai baby pazienti del San Bassiano. Utili per studiare, giocare e ascoltare musica

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Un dono che va al passo con i tempi, anche quelli che impone la tecnologia moderna. Sette nuovi tablet entrano già da oggi nella dotazione di attrezzature del reparto di Pediatria dell’ospedale San Bassiano, polo sanitario dell’Ulss 7 Pedemontana. Non sono destinati, stavolta, all’utilizzo da parte di medici e personale infermieristico, bensì riservati ai pazienti in degenza.

Ina novità che di sicuro porterà un pizzico se non di gioia almeno di sollievo per bambini e bambini costretti a trascorrere le giornate nelle stanze del reparto, che potranno usufruirne con la sorveglianza garantita dal personale interno. La donazione proviene da un’azienda il cui titolare è Marco Baccini, attraverso la Fondazione LibraStar.

Un’associazione benefica che si propone di attivare buone pratiche a favore dei più giovani, con target 11-19 anni. Ha sede a Bassano del Grappa, ma opera anche nei Comuni limitrofi in collaborazione con enti no profit e varie società sportive della zona. Attraverso i tablet in queste ore consegnati al personale di reparto, i piccoli pazienti potranno collegarsi al wi-fi dell’ospedale, per visualizzare dei video, ascoltare musica (con le cuffie), navigare in rete e pure giocare, ma anche studiare.

“Si tratta di una donazione importante – sottolinea il dottor Davide Meneghesso, Direttore della Pediatria del San Bassiano – in quanto questi dispositivi contribuiranno a rendere più gradevole la permanenza in reparto, rafforzando così quel concetto di umanizzazione dell’ospedale al quale in Pediatria dedichiamo una particolare attenzione, anche perché si tratta di qualcosa che ha una valenza anche clinica, in quanto contribuisce a ridurre lo stress e perfino la percezione del dolore nei pazienti”.

Un’ulteriore dimostrazione di vicinanza nei confronti della sanità locale, come evidenzia il Direttore Generale di Ulss 7, Carlo Bramezza: “ringrazio a nome dell’azienda la Fondazione LibraStar per questa donazione, che conferma una volta di più la proverbiale generosità del territorio e dei suoi abitanti. Da questa generosità traggono beneficio i pazienti, ma anche tutto il nostro personale sanitario perché sono dimostrazioni di affetto e di stima che danno un’ulteriore carica motivazionale per quanti hanno scelto di dedicarsi a salute e benessere del prossimo”.