Donazzan, minacce social per la “crociata” contro i trapper. Dopo Niky Savage, salta il concerto di Simba la Rue

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Da sinistra Simba La Rue, Elena Donazzan, Niky Savage

L’eurodeputata bassanese di Fratelli d’Italia Elena Donazzan è stata aggredita verbalmente e minacciata sui social dopo le sue prese di posizione contro i concerti di trapper italiani le cui canzoni hanno contenuti violenti. “Speriamo che ti chiudano la bocca”, “Spero che bruci, devi fare la fine degli ebrei negli Anni ’40”, “Ti auguro le peggiori cose”: questi alcuni dei commenti di cui è diventata il bersaglio. Lo ha reso noto la stessa Donazzan con un comunicato.

“All’origine dell’inquietante vicenda – si legge nella nota – la ferma condanna dell’esponente del partito di Giorgia Meloni ai messaggi sessisti e violenti contenuti nei testi musicali di Niky Savage e Simba La Rue. I due trapper, già risaliti alla ribalta delle cronache, avrebbero dovuto esibirsi nel mese di dicembre a Bassano del Grappa e Castelfranco Veneto, ma proprio la polemica sollevata da Donazzan ha spinto i gestori dei locali ad annullare i concerti“.

“Non mi faccio di certo intimorire da insulti e minacce ma trovo allarmante il rigurgito antisemita che caratterizza le esternazioni di questi leoni da tastiera”, commenta l’eurodeputata di FdI. “Cosa c’entrano le persecuzioni subite dal popolo ebraico con la mia richiesta di annullare le esibizioni di due trapper che nelle loro canzoni esprimono attacchi violenti contro le donne o le forze dell’ordine?”. “Ognuno – aggiunge – nel proprio ruolo deve agire per proteggere le nuove generazioni dai cattivi maestri. Serve più fermezza contro i propalatori d’odio, quelli convinti che valgano solo le regole della strada, tra risse, accoltellamenti e sparatorie. Il rischio è che il fenomeno delle baby gang diventi sempre più consistente”.

“Alcune delle minacce che sto ricevendo sui social – conclude Donazzan – provengono da account con nomi in arabo ma che parlano in italiano, probabilmente si tratta di giovani di seconda generazione. Ma dopo aver assistito alla rivolta di Corvetto a Milano non mi stupisco. Alle anime belle della sinistra, ai paladini dell’integrazione a tutti i costi dico: volete aprire gli occhi?”.

La richiesta di annullare i concerti

Nel “crociata” della Donazzan sono finiti i concerti veneti due trapper che presso i giovanissimi hanno parecchio seguito Niky Savage (556 mila follower su Instagram), di cui è stata annullata la tappa bassanese, e Simba La Rue (1,2 milioni di follower), già condannato dalla Corte d’Appello di Milano a 3 anni e 9 mesi di reclusione per la cosiddetta “faida tra trapper” e che doveva esibirsi il 29 dicembre all’Arena Events di Castelfranco. L’organizzatore ha oggi modificato quest’evento, rimpiazzando Simba La Rue con Artie 5ive. Per Donazzan, che quindi è riuscita a far cancellare entrambi i concerti in una battaglia che vede al suo fianco anche alcuni sindaci, “si tratta di una vera e propria battaglia culturale e di educazione di comunità che intendo portare avanti a viso aperto, dopo aver raccolto più di qualche preoccupazione da parte di famiglie e territori”.

L’europarlamentare parla di “presunte esibizioni artistiche che nella realtà dei fatti rappresentano veri e propri inni all’illegalità e alla criminalità. I concerti trapper vanno vietati perché attraverso una fantomatica idea di musica trasferiscono nei giovani esempi diseducativi, fuorvianti e pericolosi, contribuendo ad acuire la piaga delle baby gang che non risparmia i nostri territori. Senza alcuna ipocrisia dobbiamo dire chiaramente che Istituzioni e famiglie hanno il preciso compito di vigilare e favorire un destino positivo per i ragazzi di una comunità, auspicando che congiuntamente i gestori dei locali pubblici scendano a più miti consigli, evitando di organizzare eventi in cui messaggi di violenza e oltraggio alle forze dell’ordine la fanno da padroni”.