Feste tra amici, aperitivi di gruppo e “gita” al centro commerciale: 23 sanzioni nel week end
Il pieno rispetto delle regole imposte dal Governo per la salvaguardia della salute pubblica sembra rappresentare ancora un’utopia, anche nel Vicentino e nel dettaglio per il territorio del Bassanese, dove i carabinieri della compagnia locale hanno portato in campo controlli assidui nel corso del fine settimana scorso. Ben 23 le sanzioni staccate per violazioni varie alle norme di contenimento del virus, a fronte di 167 persone complessivamente sottoposte a verifiche e a 49 esercizi pubblici visitati. I numeri si riferiscono alla sola attività dei carabinieri, e non, quindi, alle forze dell’ordine bassanesi al completo. Tra i casi segnalati, stupiscono i festini privati tra amici riscontrati e gli aperitivi in compagnia in barba alle normative in vigore fino al prossimo 3 maggio.
Segnalato anche un bizzarro episodio accaduto a Nove, dove i militari dell’Arma impegnati nei controlli locali hanno fermato un’autovettura su cui viaggiava un 31enne padovano. La “scusante” accampata dal giovane, riportata anche sull’autocertificazione oggetto di verifica, si riferiva allo spostamento verso un centro commerciale nel comune di Cassola. Ai carabinieri avrebbe riferito di non essere al corrente delle disposizioni in materia di contenimento del coronavirus. La giustificazione dell’automobilista, ovviamente, non è stata ritenuta convincente e dovrà sborsare una cifra da 400 a 3 mila euro come previsto dal decreto del 25 marzo, salvo impugnazione di fronte a un giudice.
In pieno centro storico a Bassano del Grappa, invece, nella notte tra sabato e domenica una pattuglia della Radiomobile dei carabinieri ha voluto andare a fondo dopo aver udito musica a altri rumori provenire da un appartamento del primo piano di una palazzina. Interrogato sul posto il proprietario di casa, dopo le iniziali titubanze e fragili giustificazioni, ha rivelato di aver ospitato una festa tra amici. Tutti rintracciati e identificati dalle forze dell’ordine in seguito, per poi venire sanzionati per la pericolosa “bravata” vietata dalle disposizione emergenziali.
Nel tardo pomeriggio sempre di domenica infine, una manciata di bassanesi sono stati ugualmente rimproverati e sanzionati per aver partecipato a un aperitivo privato sembra tra vicini di casa, ancora una volta in barba alle norme di prevenzione, anticipando l’agognata “fase 2” in maniera irresponsabile e incappando quindi in un multa salata.