“Non ci sono addii per noi”. Così la squadra di amiche ricorda Eros, uomo semplice e speciale
Stanno trascorrendo giorni tristi tutti coloro che hanno conosciuto e apprezzato quel sorriso affabile e quella spontaneità che sempre hanno contraddistinto Eros Scremin, venuto a mancare lunedì di questa settimana in una struttura di assistenza, come doloroso epilogo di una grave malattia che lo ha prematuramente strappato ai suoi cari. E ai tanti amici, tra i quali è impensabile non ricordare le ragazze di una squadra di calcio a 5 del Bassanese che lui seguiva con tanto trasporto e passione, ricoprendo il ruolo di dirigente tuttofare.
Eros, un “buono” come più di una persona lo definisce nel web in queste ore postando foto e ricordi di lui, è stato questo e tanto altro ancora. Sia per le amiche sportive del “Jefry” e per chi oggi ne piange la scomparsa, alla vigilia del giorno del funerale. Aveva compiuto da poco 50 anni e, negli ultimi mesi, aveva dovuto affrontare l’aggravarsi della patologia oncologica che lo aveva sorpreso.
Il 50enne bassanese lavorava da tempo in una carrozzeria specializzata in riparazione e noleggio di mezzi da cantiere e da lavoro (ma anche di auto d’epoca), oltre che impresa autorizzata al soccorso stradale. Fu fondata dal papà Franco nel 1968 e, ancora oggi, nella denominazione porta il suo stesso cognome: Eros ne aveva raccolto l’eredità professionale, da pilastro imprescindibile insieme al fratello Simone. Anche dall’ambito lavorativo, infatti, si contano a decine i messaggi di cordoglio che stanno giungendo alla famiglia Scremin. Dalla frazione di Marchesane, dove viveva, e in generale dalle comunità vicine di Bassano e Marostica provengono la tante testimonianze di partecipazione al lutto.
Eros, da tanti chiamato affettuosamente con il nomignolo “Ciccio“, sapeva travolgere con la sua simpatia. Una “anima pura”, che aveva fatto della sua spontanea semplicità il suo “biglietto da visita”, come lo ricorda un’amica sul suo profilo. Una persona di compagnia, tifoso dell’Inter, che amava divertirsi e oltre al calcio amatoriale a cui ha dedicato tempo libero ed energie si curava ad esempio della sua Vespa, tanto da partecipare a una Milano-Taranto una decina di anni fa con altri amici. L’estate scorsa, poi, con le ragazze del Jefry si era goduto insieme a loro la soddisfazione di vincere il trofeo nazionale nel Tuttocampo, come sempre presente in prima persona ad aiutare e tifare, nelle finali di Tortoreto.
L’ultimo saluto si terrà domani alle 15 nella chiesa di Marchesane, a Bassano del Grappa. Ad accompagnare il feretro la madre Luciana e i due fratelli Simone e Lisa insieme ai nipoti addolorati per la perdita del loro insostituibile zio. Tantissimi, è facile prevederlo, saranno gli amici presenti, visto il “segno” nel cuore lasciato da Eros.