Il Lumen Festival torna a Bassano in versione “boutique”, in perfetto stile con la città
Esattamente un mese dopo il successo del Lumen Music Festival a Vicenza, arriva il Lumen Boutique Festival a Bassano del Grappa da venerdì 22 a domenica 24 luglio nell’incantevole Villa Angaran San Giuseppe, a due passi dal centro cittadino.
Questa sarà la seconda edizione di un’esperienza nuova per Lumen Festival, con la versione Boutique prossima a tornare in scena dopo l’esaltante esordio del 2021. Come suggerisce il termine, l’edizione “Boutique” del Lumen Festival si distingue per il suo carattere più intimo, per l’attenzione al dettaglio e all’estetica, dove la centralità non è data tanto all’avere sul palco l’artista in cima alle classifiche, quanto più al creare un ambiente accogliente e di piacevole scoperta.
Lumen Boutique Festival è musica a non finire, con concerti, djset e afterparty. Ma è anche mercatini, ristoranti, street food e i talk pomeridiani. In poche parole, è l’appuntamento da segnare subito in agenda per un weekend interessante.
Il programma è fitto. A dare il via alla serie di concerti che animeranno le serate del fine settimana saranno venerdì 22 luglio i Dumbo Gets Mad, duo psych-pop che farà tappa a Bassano del Grappa nel contesto di una tournée internazionale e che ha ottenuto particolare fama in Italia nell’ultimo anno grazie alla partecipazione nell’album del rapper Marracash, rimasto per mesi in cima alle classifiche nostrane. In apertura, ad accendere la serata saranno i The Acid Eye, band vicentina che si ispira agli immortali The Doors e si esibirà grazie alla vittoria del concorso per giovani musicisti “Articolo 27” organizzato dal Comune di Vicenza. A fine serata non si va tutti a casa, anzi: c’è l’afterparty dal titolo Jesus Loves Disco, un frizzante format di musica elettronica nato proprio a Bassano del Grappa, che farà ballare la stessa Bassano fino all’1 di notte.
Sabato 23 luglio la giornata si aprirà alle 18 con un talk dal titolo “Street Art: Non è solo una scritta sul muro” con Paul Serliana, artista che dipinge archi palladiani in giro per il vicentino e Freak of Nature, nome d’arte di Federica Agnoletto, artista veneta che con la street art lancia un messaggio di sostenibilità ambientale e contro l’abbandono urbano.
Subito dopo, il via ai concerti: sarà il turno della band Studio Murena, band a cavallo tra il jazz e l’elettronica e fresca dell’esibizione al celebre Mi Ami Festival di Milano su cui la critica è concorde: hanno talento da vendere. Ad aprire le danze sarà invece Visconti, ventenne che ha appena pubblicato per l’etichetta padovana Dischi Sotterranei il suo primo album, DPCM, figlio della pandemia e della complessità della Generazione Z: nei suoi brani l’urgenza del post-punk trova un’insolita e vincente miscela con la forma cantautorale.
A traghettare il pubblico tra la sera e la notte sarà l’afterparty a cura degli FDP Sistema, collettivo di dj veneti con base a Londra dalla profonda cultura musicale, che offriranno una selezione molto accurata di brani senza vincoli di generi: dal dub/roots reggae fino alla italo-disco e alle hit nascoste del passato tra funky e disco.
Domenica 24 luglio ancora una volta si comincia presto: dalle 19 a dare il via alla serata sarà il talk dal titolo “Netflix Politics: chi detta l’agenda nell’era dei social”, organizzato in collaborazione con Will Italia (community di informazione digitale che conta oltre 1,3 milioni di persone) e che vedrà sul palco Paolo Bovio (responsabile comunicazione Will Italia) e Martina Carone (coordinatrice comunicazione Quorum/YouTrend e docente universitaria).
A seguire, ancora una volta protagonista la musica nella serata di chiusura del festival: la grande attesa sarà per Auroro Borealo, performer, cantante, autore che si contraddistingue da sempre per l’ironia e l’irriverenza dei suoi brani e della sua attitudine. Sarà uno show divertente ed indimenticabile: chiedere a chi lo ha visto al Lumen Festival in Campo Marzio a Vicenza nel 2019!
Prima di lui da non perdere i Crema, band nata da I Camillas. Tre voci che si intrecciano su melodie gommose e adesive, mentre i piedi battono il tempo senza accorgersene. Infine spazio a Caleydo, giovane artista vicentino a metà tra il rap e il cantautorato che sta raccogliendo un importante successo di critica e pubblico.
L’ingresso è con offerta libera a partire da 2 euro. Informazioni su lumenfestival.com e sui relativi canali social.
Paolo Tedeschi