In 2 mila per la marcia interdiocesana “Terre di Pace”. Con quattro vescovi e tanti giovani – GALLERY
Tre vescovi del Veneto, insieme a un quarto di nazionalità argentina e che svolge il suo mandato in Mozambico, hanno guidato le circa 2 mila persone che ieri a Bassano del Grappa hanno dato vita alla marcia denominata “Terre di Pace”. Per dire ancora una volta no a ogni tipo di guerra e di violenza. A promuoverla sono state le Diocesi di Vicenza, di Treviso e di Padova, accomunate dalla voglia di riunire i propri membri sia laici che con ruoli specifici nella Chiesa, di tutte le età.
Dai bambini ai loro nonni, dai sacerdoti ai tanti papà e mamme che si sono mischiati tra cartelli e striscioni nel torpedone pacifico che ha invaso alcune vie bassanesi dal punto di ritrovo allestito in località Fellette fino all’area dei due palasport a Ca’ Dolfin, dove si è conclusa la riuscita manifestazione. Presenti i vescovi Claudio Cipolla (Diocesi di Padova), Michele Tomasi (Treviso) e Giuliano Brugnotto per Vicenza, fresco di nomina da poco più di due mesi, a cui si è aggiunto monsignor Claudio Dalla Zuanna, di Beira in Mozambico.
Un migliaio le persone che si sono date appuntamento ieri alle 14.30 di fronte alla chiesa di Fellette, almeno altrettante secondo gli organizzatori quelle che si sono accodate poi alla marcia per la pace strada facendo, tra San Giuseppe di Cassola e Ca’ Baroncello – luoghi dove sono state ascoltate delle testimonianze al microfono – o che le hanno raggiunte per la tappa finale al PalaDue di Bassano del Grappa, dove si proceduto alla messa solenne concelebrata dai quattro vescovi e il saluto conclusivo.
Con centinaia di giovani a far sentire le loro voci tra cori e musica, e anche qualche sindaco della zona con indosso la fascia tricolore a testimoniare la valenza della manifestazione. Alternando momenti di preghiera a spunti di riflessione, oltre che al divertimento legittimo in alcuni frangenti più spensierati. Un centinaio i volontari che hanno permesso la riuscita in sicurezza della bella domenica.