In Ulss 7 parte il servizio sperimentale di radiologia domiciliare e residenziale
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Data attesa nel passato recente e da ricordare per il futuro prossimo quella di mercoledì 12 febbraio, in cui sarà attivato un nuovo servizio diagnostico essenziale per il distretto 2 dell’Ulss 7 Pedemontana. Dedicato ai persone non autosufficienti, i cui spostamenti verso e dall’ospedale o cliniche comportando un dispendio di tempo ed difficoltà per i pazienti il cui peso risulta difficile da sostenere.
Da parte dell’Ulss 7 si parla di “servizio sperimentale”, e per ora verrà rivolto al solo bacino distrettuale bassanese e dintorni. La copertura riguarda esami radiologici non con carattere di urgenza, vale a dire programmabili nel tempo. In questi casi, non sarà più necessario intanto il trasporto in ambulanza, anche grazie all’acquisto di un dispositivo portatile del costo di 55 mila euro.
“Il servizio è rivolto a quei pazienti non autosufficienti per i quali normalmente l’esecuzione di un esame radiologico implica la programmazione di un trasporto mediante ambulanza – spiega il Direttore Generale Carlo Bramezza -. Con questo servizio potremo eseguire alcuni esami radiologici, che non hanno carattere di urgenza, direttamente presso le strutture territoriali ed anche a casa alcune categorie di pazienti. Per questi ultimi ovviamente il tutto si traduce in una grande comodità, senza i disagi legati al trasporto e alla permanenza temporanea in ospedale, ma ci sono importanti benefici anche sul piano organizzativo, in quanto così è possibile destinare all’assistenza di altre tipologie di pazienti le ambulanze e gli equipaggi normalmente impiegati per queste necessità”.
L’apparecchiatura dedicata al servizio, una volta consegnata, è stata testata ed è pronta ora per l’utilizzo. “Si tratta di un Rx portatile di ultima generazione – spiega il dottor Calogero Cicero, direttore dell’Uoc Radiologia -. L’emettitore è poco più grande di una macchina fotografica, estremamente compatto, ed è abbinato ad un detettore digitale che converte i raggi X in immagini. Proprio questo è un elemento cruciale, perché è in grado di ricostruirle con una dose di radiazioni minore rispetto alle apparecchiature standard, data la potenza inferiore dell’emettitore di raggi X. Il sistema viene utilizzato da un tecnico radiologo del nostro staff, che si muove in autonomia con l’attrezzatura e salva le immagini acquisite su un pc portatile: una volta rientrato in sede le immagini vengono scaricate nel sistema RIS-PACS e quindi refertate con queste modalità. Il servizio sarà utilizzato per RX torace, arti e bacino tipicamente per i pazienti che necessitano di controlli a seguito di interventi ortopedici, polmoniti o scompensi cardiaci“.
In questa fase iniziale, il servizio sarà rivolto a pazienti non deambulanti ricoverati presso l’Ospedale di Comunità, il Centro Socio Sanitario Prospero Alpino di Marostica e il Centro Servizi Casa Rubbi di Marostica, in analogia a quanto avviene nel Distretto Alto Vicentino dove tale attività viene effettuata presso il Centro Servizi Muzan di Malo (che ospita sia l’URT e l’Ospedale di Comunità sia la casa di riposo); in seguito sarà definita l’attivazione anche per gli ospiti delle altre strutture. Parallelamente, l’attività radiologica a domicilio sarà garantita anche ai pazienti non deambulanti affetti da malattia neurodegenerativa in assistenza domiciliare, previa valutazione della richiesta da parte dell’Uoc Cure Primarie.