La guardia di finanza sanziona quattro attività gestite da cinesi. Scontrini “far west”
L’emissione dello scontrino fiscale sarebbe stato considerato un optional da quattro attività commerciali del Bassanese, gestiti da titolari di nazionalità cinese sanzionati dai finanzieri delle Fiamme Gialle dopo una serie di controlli periodici. A finire sotto l’incudine delle guardie erariali due bar, un ristorante a specialità orientali (sushi) e una rivendita di articoli informatici: tutti, nell’arco di cinque anni, sono stati “pescati” almeno in quattro diverse occasioni a non consegnare la ricevuta di vendita agli acquirenti, violando così le leggi in materia di commercio e fiscalità. Ai gestori inflitte sospensioni delle licenze per periodi da tre giorni a un mese, oltre a molte salate da un minimo 516 euro “a scontrino”.
Mano pesante sui “recidivi” dunque, poco solerti a cadere nella rete dei controlli a più riprese in un periodo di indagini che va dal 2015 ad oggi. In pratica nell’arco di un quinquennio come prevede la normativa vigente. A rispondere dei reati in materia fiscale sono: C.X., 26enne gestore di un bar a Bassano del Grappa; H.D., 31enne titolare della società che gestisce un ristorante sushi nel centro di Bassano del Grappa; C.M., 50enne conduttore di un bar a Rossano Veneto; 31enne commerciante di articoli informatici.
Per ogni contestazione per la mancata emissione degli “scontrini” fantasma è prevista una sanzione pari al al 100% dell’Iva evasa, calcolata sul valore del bene o del servizio ceduto. Ma attenzione che, in ogni caso, il “conto” da pagare non può essere inferiore a 516 euro per ogni documento fiscale non battuto dal registratore di cassa. Ciò significa, a titolo esemplificativo, che anche per ogni caffè senza scontrino la sanzione ammonta a mezzo migliaio di euro. Al pari di un pc del valore di 1.500 euro.
“L’attività dei finanzieri bassanesi – spiega la nota delle Fiamme Gialle – s’inquadra tra i compiti istituzionali affidati al Corpo al fine di contrastare l’evasione fiscale, a tutela degli operatori economici che, operando nella legalità, si trovano a confrontarsi con concorrenti sleali.