La teledialisi dell’Ulss 7 Pedemontana fa scuola negli States

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La Nefrologia dell’Ulss 7 Pedemontana, con la sua esperienza all’avanguardia nell’applicazione della teledialisi nei pazienti in dialisi peritoneale, fa scuola a livello internazionale, attirando l’attenzione dei migliori specialisti mondiali: in meno di un mese il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Nefrologia dell’Azienda socio-sanitaria pedemontana, Paolo Lentini, è stato infatti invitato come relatore negli Stati Uniti in due tra i più prestigiosi contesti scientifici internazionali.

Alla fine di ottobre è stata la Società Americana di Nefrologia a ospitarlo per presentare il lavoro dell’équipe bassanese durante la prestigiosa convention internazionale “American Society of Nephrology – Renal Week 2024”, tenutasi a San Diego, in California. Il progetto ha riscosso grande interesse da parte degli specialisti presenti all’evento, che hanno così compreso le potenzialità della telemedicina applicata in un ambito così complesso come la nefrologia.

Nei giorni scorsi, invece, il primario è volato nuovamente negli Stati Uniti, su invito della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, dove ha completato uno stage in qualità di visiting professor. Durante questa esperienza, il dottor Lentini ha partecipato a un tavolo di confronto dedicato all’applicazione della teledialisi nei pazienti in dialisi peritoneale, condividendo il lavoro innovativo svolto presso l’Uls 7 Pedemontana e avviando nuovi scenari di collaborazione internazionale. In particolare, ha avuto l’opportunità di confrontarsi con il Dipartimento di Nefrologia e Ipertensione della Mayo Clinic, diretto da Kianoush Kashani, uno dei massimi esperti mondiali in tecnologie avanzate applicate alla Nefrologia.

Le discussioni si sono concentrate sull’integrazione di intelligenza artificiale e machine learning nel progetto di teledialisi, con l’obiettivo di migliorare il monitoraggio e la prevenzione delle complicazioni nei pazienti seguiti da remoto. Queste tecnologie innovative promettono di rivoluzionare l’assistenza a pazienti affetti da malattia renale cronica, rendendo la gestione più precisa e personalizzata. Oltre alla teledialisi, il professor Lentini e il team della Mayo Clinic hanno affrontato anche altri temi, legati all’utilizzo delle nuove tecnologie nei pazienti con insufficienza renale acuta. In questo contesto, è stato presentato il progetto di ricerca sull’utilizzo precoce di terapie dialitiche avanzate nell’insufficienza renale acuta associata alla sepsi, che sarà avviato a breve presso l’Ulss 7. Lo studio mira a esplorare nuove metodiche per il controllo dell’infiammazione e nella prevenzione del danno renale nei pazienti in condizioni critiche.

“Avviato nel 2021, il progetto di teledialisi – sottolinea Paolo Lentini – rappresenta un passo pionieristico nell’assistenza nefrologica a distanza. L’Ulss 7 Pedemontana è stata il primo centro del Triveneto ad adottare questa metodica, che dopo una fase iniziale sperimentale è oggi diventata una prassi clinica consolidata nella nostra Azienda, coinvolgendo finora oltre 30 pazienti. Il sistema consente di monitorare e gestire da remoto pazienti in dialisi peritoneale, migliorando la qualità della cura e riducendo la necessità di spostamenti frequenti, a vantaggio del benessere e dell’aderenza terapeutica dei pazienti”.

“Il fatto che i massimi esperti internazionali di nefrologia guardino all’esperienza realizzata nella nostra azienda è chiaramente un motivo di orgoglio – sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza -, ma soprattutto dimostra l’elevato livello qualitativo che offriamo ogni giorno ai pazienti in dialisi, con protocolli e standard uniformi in tutte le nostre sedi ospedaliere di Bassano, Santorso e Asiago. Questo nell’ambito di una visione più ampia interna all’azienda che promuove le collaborazioni multidisciplinari e un modello assistenziale attento non solo a curare la malattia, ma alla presa in carico della persona, dunque una medicina sempre più personalizzata e rispettosa del concetto di qualità di vita”.

“La collaborazione con la Mayo Clinic è un motivo di orgoglio per la nostra azienda sanitaria – commenta ancora Lentini -. Questa esperienza ci permetterà di rafforzare le nostre competenze, sviluppare soluzioni innovative per i pazienti e ampliare i confini della ricerca clinica. Sono profondamente grato per l’ospitalità ricevuta e per il confronto con un centro di eccellenza come la Mayo Clinic. Grandi meriti vanno anche alla Direzione Strategica, che ha creduto in questo progetto sin dall’inizio e ha reso possibile questa straordinaria opportunità di crescita e innovazione”.
Nei prossimi mesi lo staff della Mayo Clinic visiterà la Nefrologia dell’ospedale San Bassiano per proseguire il lavoro collaborativo e implementare direttamente sul campo le innovazioni discusse.

Dialisi, la nefrologia dell’Ulss 7 Pedemontana inserita in uno studio scientifico biennale